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lunedì 30 agosto 2010

per alice, la sua mamma e il suo papà...  


Oggi sono rientrata al lavoro e dopo le chiacchiere con le colleghe, il lavoro urgente da svolgere, mi sono presa 10 minuti di pausa e sono tornata nel forum delle mamme che frequento e che avevo momentaneamente abbandonato per le ferie.

Quando sono stata a casa la mamma di Alice si trovava in ospedale perché la sua piccola non stava bene e quindi dovevano farle delle analisi. Come tutte ero un po’ preoccupata, perché pur non conoscendoci, frequentare lo stesso forum crea come un legame virtuale di solidarietà. Però ero fiduciosa, perché le cose veramente brutte sembra non possano mai arrivarti così vicino.

Dopo una settimana però appena ho avuto 5 minuti di tempo, sono tornata sul forum per avere notizie e ho saputo che purtroppo le avevano diagnosticato un tumore.
Ho fatto una ricerca su internet e ho letto che questo tipo di tumore tipico dei bambini, se scoperto prima dell’anno si riesce a sconfiggere e lei non aveva ancora un anno.
Ho chiuso il pc senza riuscire a scrivere niente, ma incredula che potesse succedere il peggio. Ho pensato che tutte noi le eravamo vicine e questo doveva servire per forza.

Oggi mi hanno detto che Alice non ce l’ha fatta. In poche settimane se n’è andata…
C’è voluto un po’ prima di capire che fosse vero. Ancora adesso non me ne capacito, non riesco a credere che il destino possa essere così crudele.
Che ci possano essere delle malattie che portano via il figlio ad una mamma, lasciandola impotente, senza alcun mezzo per combatterlo.
E ho capito una cosa: questo è il vero dolore, quello che ti fa dire che la vita non vale la pena di essere vissuta, quello che non ti farà più vivere…
Vorrei tanto poter riportare indietro Alice, lo vorrei tanto. E penso a quante famiglie adesso stanno passando un momento così tragico, e mi sento inutile, io con i miei problemi che in confronto a questi mi fanno sentire un verme anche solo per aver pianto troppo.
Mi chiedo come farà adesso la sua mamma a sopportare questo dolore, dopo che l’ha sentita chiamare mamma, dopo che l’ha abbracciata e ha visto i suoi sorrisi, che ha capito che era lei a doverla difendere e non ha potuto farlo.

E così ho pianto e sto piangendo, per la prima volta da tempo non per me e per la mia situazione, ma per una cosa che è davvero una tragedia, per Alice, per la sua mamma e per il suo papà.
E sento che ho capito che sono fortunata, che sto meglio e che quasi tutta la rabbia se n’è andata, che è mia figlia la mia forza e io, che posso, devo essere la sua.

Ad Alice e la sua famiglia.

sabato 28 agosto 2010


Dunque, lunedì si ritorna al lavoro, le ferie sono finite, sempre che di ferie si possa parlare.
Non siamo andati da nessuna parte, ho fatto due settimane a svegliarmi alle 6:30 e se andava bene alle 7 e non siamo neanche andate in piscina.

Questo mi riporta al mio post della missione impossibile. Cosa sono riuscita a fare?

Allora:

1. 1 non ho lavato nessun maglione di lana, sono ancora nell’armadio che aspettano, forse la lavanderia.
2. ho pulito 2 armadietti della cucina e 2 cassetti della sala, cioè neanche la metà di quello che dovevo.
3. non ho messo a posto i cassetti del comodino.
4. non ho archiviato i miei documenti.
5. non ho messo a posto i vestiti di Iaia, anzi c’è ancora più casino.
6. non ho preso il porta giochi con canestro, i 99 euro sono rimasti nel mio portafogli.
7. non ho preso il seggiolino per la bici.
8. non ho preso un nuovo passeggino.
9. non sono andata in piscina.
10. ho organizzato una gita con la piccola.
11. non sono andata dal parrucchiere, e si vede…
12. non ho fissato l’appuntamento con la fotografa.
13. ho buttato via un po’ di cose inutili.
14. non ho invitato a pranzo mia sorella.
15. no shopping.
16. non ho spostato il lettino.
17. mi sono occupata un po’ del blog.
18. ho frequentato un po’ gli altri blog, troppo poco però.
19. lunedì chiamerò l’avvocato.
20. non mi sono riposata.

Questa sono io. Una ragazza dai 1000 propositi che non ne porta a compimento neanche la metà.
Sono sempre stata così, per tutto, la palestra, la dieta, lo studio, lo sport, il lavoro e chi più ne ha più ne metta…
Forse l’unica cosa che sto portando avanti convinta è la mia scelta di essere vegetariana.
Spero che mia figlia, che non ha preso niente da me se non la pelle bianca come il latte, abbia ereditato la volontà del suo papà perché altrimenti la vedo molto dura per lei.

Questi sono i numeri che spero di riuscire a giocare:

1 20 57 82 74 81

11 29 40 47 55 73

58

giovedì 26 agosto 2010

tre giorni  

Lui è tornato a casa alle 16:30, io mi stavo lavando i capelli, volevo avere un aspetto decente per l’appuntamento dall’avvocato, chissà perché poi?
Appena pronti abbiamo accompagnato Iaia dai nonni e ci siamo diretti verso la nostra separazione.
Non so se era la situazione a creare una certa atmosfera, ma appena dentro lo studio mi è sembrato di aver varcato la porta dell’inferno. Era una stanza buia, opprimente, a pensarci adesso forse non c’erano neanche le finestre, pareva che anche l’ossigeno mancasse.
Quando l’avvocato ci ha aperto la porta, vedendolo, ho avuto l’impressione che fossimo andati a trovare uno zio senza averlo avvisato. Era un tipo grassoccio, con la polo un po’ sgualcita rosa che appena mi ha vista deve aver capito che mi stavo chiedendo se non fosse un impiegato e quindi si è subito presentato.
Siamo stati dentro un’ora, nella quale ho capito che mi devo trovare un buon avvocato, perché nonostante l’apparenza pare che sia molto furbo. La loro proposta è stata: collocamento presso di me, due week end al mese a testa e 3 pernottamenti da lui a settimana. Tanto lui si trasferirebbe dai suoi a poca distanza da dove viviamo adesso e in un ambiente che per lei è familiare visto che quando sono al lavoro lei sta dai nonni. Lui si prenderebbe carico di tutto l’affitto e per i 15 giorni che la tengo io mi passerebbe 150 euro.

Questo è un vero schifo.

Lui è stato zitto per tutto il tempo nonostante io lo abbia provocato un paio di volte. Sicuramente consigliato dall’avvocato.
Siamo usciti dallo studio e finalmente ho respirato e ho rivisto la luce. Durante il ritorno non ci siamo detti una parola.
Questo era due giorni fa.

Questo invece è quello che è successo ieri:
Erano quasi le dieci di sera, lui era in cucina, io sono uscita in terrazza, mi sono seduta sullo scalino e ho iniziato a pensare. Dopo 10 minuti ho visto che la luce della cucina era spenta e ho sentito la porta dietro di me aprirsi. Lui mi ha guardata e si è seduto vicino a me, voleva vedere se stessi piangendo. Mi ha chiesto se stavo bene, io gli ho mentito e gli ho detto di si.
Me lo ha richiesto e gli ho risposto ancora di si. Ci siamo guardati per qualche secondo e mi ha detto: “Sei sicura?”. “Si” è stata di nuovo la mia risposta. Lui si è alzato ed è andato via.
Io sono scoppiata a piangere, ma lui non l’ha visto.

Questo è quello che è successo oggi:
lui ha preso due giorni di ferie e questa mattina mi ha detto che voleva fare qualcosa con la bimba, pensava di andare al lago. E così è stato, siamo andati al lago, dopo quasi 2 anni abbiamo mangiato insieme in un ristorante, abbiamo passeggiato lungo il lago con la bimba e le abbiamo fatto bagnare i piedini sulla riva.

No, non è cambiato niente e domani chiamerò il mio avvocato.

Vorrei ringraziare Valepi e Kriegio perché nonostante non sappiate chi sono, come mi chiamo e dove vivo mi state aiutando, siete capaci di aprirmi gli occhi come nessuno ancora è riuscito a fare.
Vorrei ringraziare anche tutte le ragazze del forum dei bimbi 2009 che mi sono state vicine quando ne ho avuto bisogno, soprattutto Catman e mammaditre, anche se loro non leggeranno mai queste parole perché non sanno dell’esistenza di questo blog, spero di tornare presto a seguire il forum.

I numeri che ho giocato sono gli stessi dell’altra volta visto che non ho fatto nemmeno un punto.
1 20 57 65 74 81
11 29 40 47 55 73
58

martedì 24 agosto 2010

ricaduta  

In questi due giorni, da quando lui è tornato, il mio stato d’animo è ripiombato nella depressione più profonda. Non so se come mi sento possa essere definito depressione, di certo è qualcosa che mi fa stare tanto male.

Questa mattina, mentre portavo in giro Iaia, dopo tanto tempo mi sono tornate le lacrime agli occhi. Avrei tanto voluto fermarmi e sedermi per terra, chiudere gli occhi e cancellare tutto quello che avevo attorno, proprio tutto. Avrei voluto essere la ragazza che avevo incrociato qualche minuto prima, con il cellulare in mano che camminava senza fretta, con la spensieratezza di chi può fare quello che vuole, tanto ha tutta la vita davanti e nessun legame serio. Di chi arriva a casa e trova il pranzo preparato dalla madre, di chi può sdraiarsi sul divano e guardare un film stupido o leggere un libro, di chi ha una persona da amare e cha la ama.

Mi sembra di essere entrata dentro ad un tunnel, senza aver avuto la possibilità di scegliere un’altra strada. Ci sono entrata tenendo per mano la mia bimba e so che devo cercare la luce per lei, devo trovare un’uscita, ma non ci riesco proprio, a volte mi sembra di farcela, ma è soltanto un’illusione momentanea. Ho paura di non essere capace di venirne fuori, ho la sensazione che prima o poi mi fermerò davvero, mi arrenderò, non avrò più le forze fisiche e mentali per lottare e allora manderò tutto all’aria, perché questa non è la vita che volevo per me è per mia figlia.

Tempo fa Bianca mi ha scritto questo, io un po’ le ho creduto, ho pensato che fosse davvero una questione di tempo, ma oggi sono convinta che sia anche una questione di carattere e di vita vissuta.
La notte continuo a sognare che lui torni da me, che mi stringa tra le sue braccia e quando mi sveglio mi accorgo che sto piangendo.
Tutto quello che in tanti dicono e cioè che lui si pentirà e tornerà con la coda fra le gambe, succede solo nei film, sono solo storie per far credere che la vita vale sempre la pena di essere vissuta.
Non mi ama e non mi amerà mai più, sono convinta che altrimenti non me lo avrebbe mai detto.
Questa sera andremo dall’avvocato, il suo, e io ancora non riesco ad accettare che sia tutto vero. Vorrei che qualcuno gli dicesse che non può essere come dice lui, che non si può smettere di amare solo perché si litiga, perché per un certo periodo le cose non vanno come si vorrebbe.

Oggi è stato davvero difficile entrare dal tabaccaio per giocare i miei numeri. Anche se dovessi vincere al superenalotto non riavrei indietro la mia felicità. I soldi non rendono felici aiutano a vivere solo un po’ meglio. Ma questo è un innegabile luogo comune.

1 20 57 65 74 81
11 29 40 47 55 73
58

sabato 21 agosto 2010

una bella giornata in villa  


Alla fine ieri siamo riuscite, nonostante la pioggia iniziale, ad andare a visitare la Villa Pallavicino.
Eravamo: Iaia, io, mia mamma e la mia nipotina G. di 3 anni.

Siamo arrivate da mia sorella un po’ tardi, così visto che stava preparando la pasta per la mia nipotina più piccola, ci siamo prese G. e siamo andate nel primo ristorante che abbiamo incontrato. Peccato che quando abbiamo chiesto se al posto degli spaghetti al pomodoro potevano fare le penne, abbiamo scoperto che non si poteva perché era tutto precotto. Comunque sia G. che Iaia si sono mangiate tutto, alla faccia delle ore che impiego io per prepararle cose fresche.

Siamo arrivate in Villa verso le tre e ho scoperto un aspetto positivo nell’avere dei bambini: loro non pagano il biglietto; poi mi sono girata e ho visto la salita…Ho pensato: sarà dura ma ce la posso fare, per fortuna la strada è asfaltata e la salita non è ripida.
Ci incamminiamo, ma appena girato l’angolo, la strada asfaltata finisce, e la salita diventa un po’ più ripida. Inutile dire che essendo per niente sportiva per me era impossibile trascinarmi dietro quasi 20 kg tra passeggino e bambina, così mia mamma si è caricata la bimba e io ho spinto il passeggino nei tratti più brutti. Intanto dovevamo stare attente anche a G. che è mancato poco che non si catapultasse giù da una discesa.

I primi animali che abbiamo visto sono state le capre:
“Iaia hai visto le capre?”
e lei
“Ba bauuu”
“Ma no, sono capre, e guarda i lama”
“Ba bauuu”
“Ma no, non è un cane, guarda l’orsetto lavatore”
“Ba bauuu”
Finalmente quando ha visto la scimmia ha esclamato:
“Uh-Uh”
Poi quando l’ho fatta scendere ha iniziato a urlare rincorrendo le capre. Le ha accarezzate credendole dei cani un po’ strani.
Invece mia nipote aveva un po’ paura, prima seguiva tutti gli animali, ma quando una capra le si è avvicinata, lei si è nascosta dietro di me urlando
“Aiuto zia”


Poi abbiamo visto la parte con gli uccelli, Le gru, i pavoni, liberi per la strada e i pellicani.
Devo dire, però, che questi animali non hanno incontrato il gusto delle bimbe, forse perché cominciavano ad essere stanche, e anche noi del resto eravamo discretamente distrutte. Quindi ci siamo fermate al bar per fare merenda e poi siamo andate al parchetto, purtroppo non troppo ricco di giochi adatti ai più piccoli.

Avrei voluto far vedere il canguro a Iaia, ma quando ho visto che c’era ancora un bel pezzo in salita e ho guardato la faccia stravolta di mia mamma ho deciso che era meglio avviarci verso l’uscita.

Alla fine abbiamo passato una bella giornata, diversa dal solito e senza pensare ai soliti problemi.

Domani ritornerà il papà di Iaia e sinceramente non ne ho proprio voglia.
No proprio no.

Questi sono i miei numeri:
1 20 57 65 74 81
11 14 29 40 4773
superStar 58

giovedì 19 agosto 2010


Volevo continuare la lista degli aspetti positivi del mio divorzio, ma mi sono accorta che in questo momento non ne ho bisogno. Non so se è complice il fatto che lui sia via per lavoro e quindi io sono più tranquilla, ma in questi giorni sto non benissimo ma benino si.
Sono stata spesso da mia mamma, la bimba ha giocato tanto con mio fratello, abbiamo mangiato insieme con serenità e si respirava aria di famiglia. Di questo credo abbiamo bisogno.

Questa mattina siamo uscite con il vicino e le sue due bimbe, abbiamo preso la focaccia e siamo stati un po’ in piazza, poi tornati a casa la bimba più grande mi ha aiutato a far addormentare Iaia (la mia bimba in questi giorni la chiamo così). Adesso dorme visto che sono 3 giorni che si sveglia che non sono ancora le sette. Dovrei dormire anche io perché muoio proprio dal sonno, ma sono sicura che appena mi sdraio lei si sveglia.

Questo pomeriggio verrà mia suocera. Sono tornati da due giorni dalla montagna e da ieri viene a trovarla tutti i giorni, sembra che non possa vivere senza vederla. Ne approfitterò per lavare i capelli.

Domani, sperando che le previsioni del tempo abbiano sbagliato, andremo alla Villa Pallavicino, io Iaia, la nonna e forse la zia con le due cuginette. La portiamo a vedere il lama, il fenicottero e altri strani animali immersi nella natura. Lei ha un’innata passione per gli alberi, quando era piccola bastava metterla sotto un albero e rimaneva incantata. La Villa Pallavicino fa parte dei miei ricordi d'infanzia, ci divertivamo un sacco e al ritorno in macchina noi tre bambini riuscivamo a instaurare delle amicizie con chi ci capitava dietro. E' strano, ma tutti rispondevano ai nostri saluti e riuscivamo anche ad avere delle specie di conversazioni fatte a gesti...

Come ultima cosa scrivo i numeri che spero di riuscire a giocare oggi, devo dire che invece di avvicinarmi mi sto allontanando, ma va bene lo stesso, è solo un modo per distrarmi.
1 20 57 65 74 81
9 11 14 29 47 73
superstar: 58 (Simon per favore portami fortuna…).

martedì 17 agosto 2010

superenalotto  

Questi sono i numeri che ho giocato. Speriamo di fare più di uno!
1 4 20 57 74 81
9 11 14 29 47 73
superStar: 58

lunedì 16 agosto 2010

ferragosto  


Un altro ferragosto è passato, questa volta come fosse una giornata normale.
Colazione, giretto con la piccola, riposino, gnocchi col sugo di noci a casa, giochi, riposino, lui che va a tagliare l’erba dai suoi, per me un po’ di internet e infine frittata con pomodoro per tutti. Piuttosto triste…
Non che l’abbia mai festeggiato in modo particolare, almeno da quando ho conosciuto lui.
Prima però, se ci penso bene, il ferragosto era una bellissima giornata che avrei voluto non finisse mai.
Quando ero piccola, io e i miei fratelli, appena finita la scuola partivamo per il mare, per fare ritorno a casa poco prima dell’inizio di settembre. Il 15 di agosto era dedicato esclusivamente al mare. Ci svegliavamo, facevamo colazione e ci preparavamo per andare in spiaggia. Una volta arrivati cominciavamo a giocare con la sabbia perché bisognava far passare 2 ore dalla colazione prima di poter fare il bagno.
Verso le 11 ci raggiungevano i miei zii e i miei cugini e insieme ai vicini di ombrellone, vicini anche di casa, si faceva il bagno. Mio zio prendeva in affitto il pedalò, noi arrivavamo fino agli scogli in acqua e poi salivamo tutti, forse in troppi, ma quello era il divertimento. Mi ricordo di un anno in cui c’era anche mia mamma. Eravamo sul pedalò e lei decise di fare un bagno oltre gli scogli. Peccato che dopo non riuscì più a risalirci sul pedalò! Penso di aver preso la mia pappamollagine da lei.
All’una e mezza si andava allo stabilimento e si mangiava la pizza, ancora oggi ogni tanto è come se ne sentissi il profumo. Dopo la pizza il cocomero, una volta l’abbiamo fatto mangiare anche ad una lucertola, ne era golosa.
Dopo altre due ore d’attesa ancora bagno, poi merenda con gelato e poi giochi e poi ancora bagno, fino ad arrivare a sera cercando di rubare l’ultimo tuffo perché non c’era più tempo di asciugarsi.
Arrivava l’ora di andare a casa ma nessuno aveva voglia che la giornata finisse.
Poi a casa si cenava e poi si andava a fare un giro sul lungomare o se c’era un concerto si provava a sbirciare qualcosa salendo sulle spalle di mio zio…
In quel giorno respiravo aria di famiglia, quella che mi mancava tanto e che avrei tanto voluto avere. Non facevamo nulla di particolare, ma ricordo ancora con nostalgia la gioia e la serenità di quei momenti.
Ecco, credo di non aver mai trascorso un ferragosto così da quando io e lui ci siamo messi insieme, ma mi auguro che i prossimi, per mia figlia, possano essere come quelli della mia infanzia.

Adesso per consolarmi cercherò qualche racconto di chi è stato più fortunato di me...

sabato 14 agosto 2010

numeri superenalotto  

Allora, tra poco andrò a giocare al superEnalotto e sceglierò anche il numero superstar.
Non sono un'esperta e quindi ho dovuto cercare un po' di istruzioni su internet perchè questa volta i numeri li ho scelti io. Così ho scoperto dell'esistenza del numero superstar.
I numeri che ho scelto sono:
20 10 4 74 81 57 (numeri che sono legati al mio blog) e 14 6 29 11 9 73 (che sono legati alla mia bimba), il numero superstar è 78.
In bocca al lupo a me...

venerdì 13 agosto 2010

superenalotto  

Un veloce passaggio dal mio Blog per inaugurare una nuova sezione.
Da questa settimana ho iniziato a giocare al superEnalotto e da oggi scriverò i numeri che giocherò, tanto è impossibile che vinca...
Questa volta avevo giocato:
1 15 61 73 83 90 e 2 46 63 67 70 75
numeri scelti a caso dalla macchina. La prossima volta li sceglierò io, ho già pensato al 20 e al 10, se qualcuno che passa di qui ha dei suggerimenti in caso di grossa vincita potremmo dividere...

martedì 10 agosto 2010

10/08/2010: la ripresa  


In questi giorni, non so perché, ma mi sento un po’ meglio. E’ da parecchio che non mi viene più da piangere, o meglio che il pensiero mi sfiora per pochi minuti e poi riesco a cacciarlo via.
Sono ancora molto confusa, non riesco a capire cosa provo e cosa voglio. Sono sicuramente ancora molto arrabbiata e determinata a combattere per tenermi mia figlia. Mi rendo conto che nulla potrà essere più come prima, ho perso un marito, un amante, un amico ma soprattutto il padre della mia bimba. Ho tanta rabbia dentro e penso che quando questa storia sarà finita chiederò aiuto a chi di dovere.
Sono sempre più convinta che ci sia un’altra persona nei suoi pensieri, me ne ha dato ampie dimostrazioni nei giorni scorsi. Settimana prossima partirà e il pensiero che possa trascorrere questo periodo con un’altra mi fa venire voglia di seguirlo e una volta scoperto fracassargli una sedia in testa, fargli molto male, ma non fisicamente, vorrei che soffrisse come fa soffrire me, così forse capirebbe. Certe volte mi scopro a pensare che forse non è vero, ma so che non è così.
Siamo sempre più lontani, i litigi sono diminuiti, ma non perché andiamo più d’accordo. Non ci parliamo molto e spesso lui prende la bimba e va a farsi un giro mentre io mi preparo o riordino la cucina. Sento che non prova più alcun interesse per me, forse non mi vuole neanche più bene come mi aveva detto. E’ tutto molto triste, però sempre più spesso penso al mio futuro, a quella che potrà essere la mia nuova casa con la bimba, a come potrò organizzare i mie week end quando non potrò tenere la bimba, alle vacanze che faremo insieme alla nonna.
Mi hanno detto che quando lui se ne andrà di casa, una volta chiesta la separazione, sarà forse ancora più brutto. Solo in quel momento ci si rende conto della realtà e ci si sente tremendamente sole, anche se era quello che si voleva.
Quello che dovrò fare adesso, è prepararmi a questa cosa, cercare di non farmi cogliere di sorpresa, cercare di soffrire il meno possibile.
Forse sto a poco a poco riappropriandomi della mia vita, forse il dolore sta diminuendo, lentamente, ma sta diminuendo. Spero solo che non sia un’illusione e che al prossimo ostacolo non riscoppierò a piangere

sabato 7 agosto 2010

mission impossible  


Da oggi sono ufficialmente in ferie, per due o più probabilmente per tre settimane.
Lui settimana prossima lavorerà, poi partirà per l’estero (molto estero) e starà via per tutta la settimana. Per lavoro dice lui, per farsi i cavoli suoi, penso io (eh se gli investigatori privati non costassero così tanto…).
Comunque pensavo di approfittarne per sistemare delle cose e quindi la cosa migliore per costringermi a farle è elencarle e quando saranno passate le ferie dovrò essere riuscita a farne almeno la metà.
1. Lavare i maglioni di lana (ahimè tutti a mano).
2. Pulire gli armadietti della cucina e anche il frigorifero e la dispensa e i cassetti e...
3. Mettere a posto i cassetti del comodino.
4. Archiviare tutti i miei documenti sparsi un po’ ovunque.
5. Mettere a posto i cassetti della stanza della bimba ed eliminare le cose che non le vanno più.
6. Comprare il porta giochi con canestro incorporato che ho visto in un negozio e quindi mettere a posto i giochi accatastati in una parte del salotto.
7. Comprare il seggiolino per la bicicletta che l’estate è agli sgoccioli.
8. Comprare un passeggino nuovo, perché le ruote dello zippy fanno un po’ schifo.
9. Andare in piscina con la bimba. Già programmato per mercoledì a casa di R.
10. Organizzare delle gite per far cambiare aria alla piccola.
11. Andare dal parrucchiere.
12. Fissare appuntamento con la fotografa.
13. Buttare un po’ di cose inutili conservate nei vari armadietti.
14. Invitare mia sorella con le bimbe a pranzo.
15. Shopping se avanzano dei soldi…
16. Spostare il lettino dalla nostra camera alla cameretta. Visto che tanto dorme nel lettone.
17. Occuparmi di più del mio blog.
18. Frequentare i blog scoperti.
19. Cercare un buon avvocato.
20. Riposarmi…

Credo che sarà una missione impossibile visto che per una settimana sarò sola, senza neanche l’aiuto della mia di mamma perché se n’ è andata in ferie e tornerà tra sette giorni.
Meno male che torna la vicina che ogni tanto si prende la bimba per farla giocare con le sue due figlie…

mercoledì 4 agosto 2010

mia figlia la casalinga  


Mia figlia quando sente il rumore dell'aspirapolvere corre a cercare dov'è e poi cerca di prenderlo per passarlo lei.
Quando capita dove teniamo la scopa, la prende e pulisce per terra.
Dopo mangiato quando passo la spugna per pulire i suoi disastri, piange se non lo faccio fare anche a lei.
Quando viene la signora che mi aiuta con le pulizie, le corre incontro ridendo e la segue ovunque.
Ieri le ho comprato lo scivolo di Hello Kitty e oggi pomeriggio l'ho montato. Era molto sporco, così ho preso una spugna e dell'acqua per pulirlo, lei mi ha guardata e ha capito tutto. Ha pensato "il gioco non è scivolarci sopra, ma pulirlo". Ha preso lo scottex e ha iniziato a lavare tutto lo scivolo, anche negli angoli più nascosti. Io cercavo di farle vedere come usarlo facendo scivolare i pupazzi e le bambole, lei rideva e puliva di più. Alla fine sono riuscita a metterla su e farla scendere, ha riso ma non sono sicura le sia piaciuto più che pulirlo...

lunedì 2 agosto 2010

vacanze negate  


In questi giorni in cui mezza Italia è in partenza per le vacanze e l’altra mezza lo è già, mi ritrovo in cucina a pensare alle mie vacanze negate. E, si, per consolarmi mi sto mangiando dei dolci che si chiamano Brasilia. Sono due meringhe con in mezzo una deliziosissima crema al cioccolato, ricoperte da una parte e ai lati da altro cioccolato.
Mangio e penso alle vacanze dello scorso anno. Avevo appena partorito e l’uomo che amavo da una vita mi aveva appena fatto la rivelazione dell’anno: non mi amava più ed era pure colpa mia.
Abbiamo deciso lo stesso di partire e siamo andati una settimana in montagna con la bimba: le vacanze più brutte della mia vita. Ero decisamente depressa e lui non mi aiutava. Al mattino prendeva nostra figlia e con la scusa di farmi preparare con calma la portava via. Quando ero pronta mi toccava uscire e cercarli perché molte volte non rispondeva al cellulare.
Non dormivo perché ogni due ore lei voleva mangiare, non mangiavo perché appena ci sedevamo a tavola lei piangeva (vizio che non ha ancora perso), avevo bisogno di essere abbracciata e consolata e invece avevo davanti un muro, anzi un bagno dell’hotel in cui mi rifugiavo a piangere. Se ci penso sto ancora male adesso per quello che ho passato.
Questa estate volevo organizzare una vacanza per la mia bambina, ma non è stato possibile. Lui, il suo papà che tanto l’adora, non vuole venire se ci sono anche io.
L’ultima novità è che se poi riusciremo a metterci d’accordo e cioè se gli concederò l’affidamento al 50% allora si può fare altrimenti no. A me pare un ricatto bello e buono e dei peggiori visto che usa sua figlia.
Così, tra una settimana sarò in ferie e resterò a casa. Ma non mi scoraggio, riuscirò lo stesso a far passare una bella estate alla mia bimba. Andremo in piscina, al lago e forse anche in montagna, non troppo lontano però perché per sera dovremo essere a casa.
Poi, ma questo non deve saperlo nessuno, questa sera lui mi ha detto che forse a metà agosto sarà via per lavoro una settimana ( forse in vacanza con l’amante, perché non ci crederò mai che esiste un cliente così imbecille da rinunciare alle sue vacanze), e noi possiamo non approfittarne?