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venerdì 22 gennaio 2016

come ho affrontato la disoccupazione  

Tra pochi giorni compirò il mio primo anno da disoccupata, fortunatamente ancora retribuito dall’assegno di disoccupazione.
Era il 31 gennaio quando la mia ditta ha chiuso i battenti e io mi sono trovata davanti a due porte: in una c’era scritto “entra e ti reintegreremo sul lavoro, ma dovrai accettare un demansionamento, una riduzione dello stipendio, mobbing estenuante e quasi certamente un licenziamento a breve”. Nella seconda c’era scritto “entra e manda tutti a quel paese, starai meglio, ma diventerai una disoccupata dal futuro incerto”.
Ho agito d’istinto e sono entrata nel mondo dei disoccupati, quindi il 31 gennaio del 2015 ho preso tutte le mie cose e sono tornata a casa con una leggerezza che non provavo da anni.
Mi sono presa un po’ di tempo, diciamo un bel po’, per gustarmi la vita senza impegni se non quelli di mia figlia e devo dire che questo stile di vita era davvero piacevole.
Poi però la pacchia finisce e quando capisci che sei da sola con una figlia, metti un punto e cominci a darti da fare. Così verso aprile dell’anno scorso ho cominciato la mia ricerca di lavoro.
Questi sono i consigli che mi sento di dare se qualcuno passerà di qui nelle mie stesse condizioni di disoccupato:
 
aggiornate il curriculum vitae cercando esempi su internet e se necessario anche copiando intere frasi adattabili al proprio cv, soprattutto per le competenze relazionali e organizzative. Un consiglio che mi è stato dato è stato quello di schematizzare di più le mie esperienze. Invece di scrivere “operaio generico” scrivete i macchinari che usavate, fosse anche solo il muletto, ma specificate tutto. Ad esempio io avevo scritto che mi occupavo dell’import export senza specificare che preparavo io tutta la documentazione.
Cosa molto importante aggiungere la foto nel cv e firmarlo.
 

Iscrivetevi e candidatevi giornalmente sui siti di ricerca lavoro, tipo infojob, monster, job360 e mille altri. Sono parcamente inutili (io non ho mai avuto risposte), ma almeno si ha l’impressione di fare qualcosa per cercare lavoro.

Andate nelle agenzie interinali (quelle che vi fanno entrare) ricordandovi che si hanno maggiori possibilità in quelle meno famose perché hanno meno candidati, almeno per me è stato così.

Fate ricerche su google, anche solo per vedere che non siete soli, ma c’è un mondo di gente disoccupata di tutte le età. Io ho trovato molti consigli e fatto molte scoperte, come ad esempio che la maggior parte delle persone trova lavoro tramite conoscenze.

In ogni sito che ho letto c’era scritto: non chiudetevi in casa, uscite, parlate con chi conoscete e non vergognatevi di dire che siete disoccupati. Non sapete quanto è vero. Quando la maestra di mia figlia mi chiedeva come mai non era più mia mamma che l’accompagnava, io mi inventavo un mare di scuse. Poi ho cominciato a dire la verità e tutti quelli a cui dicevo di aver perso il lavoro sono stati carini e tutti (compreso il mio verduriere) mi hanno chiesto il curriculum da portare nella loro ditta.

Fate corsi di qualsiasi tipo perché se dopo un anno farete un colloquio vi chiederanno cosa avete fatto durante questo periodo e sarà molto meglio poter rispondere con un elenco di corsi piuttosto che rispondere “niente”. Io ho fatto un corso di disostruzione delle vie aeree e un corso di buste paga. Ci sono molti corsi  finanziati dalla regione e che potrebbero essere utili per il cv, io avrei voluto fare anche un corso della Croce Rossa, ma era la sera e io non potevo.
E’ ben visto anche il volontariato e fa colpo anche se sei uno sportivo.

Non fermatevi solo nella vostra città, andate in qualsiasi città vicina in cui ci siano agenzie interinali e non abbiate paura di passare per stalker, a me un ragazzo di un’agenzia mi ha consigliato altri tre posti in cui andare e dove sapeva che avevano delle posizioni aperte.

La faccia tosta aiuta, quindi se l’avete portate il cv direttamente nelle ditte.

Mai, mai arrendersi, prima o poi qualcuno crederà in voi. L’importante è impegnarsi con tutte le energie.

Questo è quello che ho fatto io negli ultimi mesi e quello che ha sbloccato la mia situazione è stato il corso di buste paga, e non per il corso in sé. Durante questo corso ho conosciuto una signora di cinquant’anni che mi ha raccontato la sua esperienza molto simile alla mia. La sua ditta ha chiuso e lei ha passato il primo anno prendendo la disoccupazione e cercando un posto di lavoro da impiegata, ma non ha trovato niente così ha cominciato a fare le pulizie in una ditta. Poi è andata in un grosso paese vicino alla nostra città e ha portato il suo cv alla Manpower, convinta che alla sua età non avrebbe più trovato niente. Invece mi ha detto che sono stati molto gentili e le hanno trovato lavoro in una ditta grazie anche a delle agevolazioni fiscali che avrebbe avuto la ditta nell’assumere lei (disoccupata anziana). Per questo mi ha detto di andare da loro e che sicuramente mi avrebbero aiutato.
Con poche speranze sono andata e la prima agenzia è stata la Gi Group. Qui ho trovato una ragazza fantastica che mi ha fatto un colloquio conoscitivo e mi ha detto i punti deboli del mio cv e soprattutto ha creduto in me. Mi ha detto che poteva esserci una posizione molto adatta a me e questo mi ha ridato speranza.
Quando sono tornata a casa la sera ero più fiduciosa nel futuro anche se dopo tante delusioni non avevo creduto molto nella ragazza dell’agenzia. Erano le 17:30 dello stesso giorno e io ero fuori da un negozio di giocattoli quando mi è suonato il cellulare. Prefisso 02, quindi ho pensato al solito call center, invece era quella ragazza che mi diceva di avermi fissato un colloquio per il giorno successivo. Io non ci potevo credere, dopo quasi un anno di ricerche finalmente avevo la possibilità anche solo di un semplice colloquio e tutto nel giro di un solo giorno.
Così è stato e il giorno dopo, esattamente una settimana fa, ho fatto il mio primo colloquio dopo quasi quindici anni dall’ultimo. Ma non è finita qui, quando ho chiamato l’agenzia per dirgli come era andato il colloquio ho avuto un’altra notizia incredibile: si era aperta una nuova posizione esattamente rispondente al mio profilo, proprio il mio lavoro e avevo il colloquio fissato per il martedì successivo, cioè tre giorni fa.
Ho fatto questi due colloqui, l’ultimo è durato quasi un’ora e mezza, e se devo essere onesta il secondo colloquio e quello in cui spero perché in ditta si respirava un’aria frizzantissima e stimolante. E adesso mi trovo nella situazione di dover prendere una decisione difficile perché entro la settimana prossima la prima ditta mi darà una risposta e se sceglierà me dovrò rinunciare al lavoro della seconda ditta, un lavoro migliore in posto migliore…
Comunque anche se nessuna delle due ditte mi sceglierà affrontare questi due colloqui mi è servito, mi ha dato più sicurezza e una speranza che ormai non c’era più. Riparto con una nuova energia e con la consapevolezza che con l’impegno, prima o poi, le cose gireranno per il verso giusto anche per me.

mercoledì 13 gennaio 2016

come trovare l'uomo ideale  

Questo post nasce dopo che anche l’ultima delle mie amiche single si è trovata un compagno.
Questo post nasce con spirito autoironico, perché in questi giorni mi sento piuttosto in forma e mi va di essere leggera e pensare a cose stupide, altrimenti dovrei deprimermi e non mi va. Quindi non sono alla ricerca spasmodica di un uomo, anche perché la vita mi dimostra quotidianamente che gli uomini sono fonte di stress. Molto meglio stare da sola o viversi delle storielle fini a se stesse.

Cosa devo fare  se voglio trovare una persona da tenere al mio fianco lungo la strada della vita?
Prima di tutto devo capire che cosa cerco, fare un elenco di quello che vorrei; nel mio caso vorrei una persona:

·         colta

·         simpatica

·         carina, ma assolutamente non vanitosa

·         sportiva, ma non esagerata

·         pulita e ben tenuta

·         poliedrica

·         gentile

·         romantica

·         e  sì, benestante

Una volta creato un identikit del mio uomo ideale dovrei capire dove e come potrei incontrare una persona, non dico con tutti questi pregi (anche perché non esiste la perfezione), ma qualcuno che ne possegga almeno la metà.

Se lo voglio colto e poliedrico potrei andare a vedere delle mostre, dei musei o delle città d’arte. Queste cose le faccio già, perché mi piacciono, ma finora non ho incontrato nessuno. Continuerò a perseverare, tanto è un piacevolissimo passatempo.

Se lo voglio carino e sportivo, ma non vanitoso, non mi serve a niente andare in palestra (meno male perché non è una cosa che mi attira), ma potrebbe essere una buona idea riprendere a correre o portare mia figlia a fare le prove di tutti gli sport possibili. L’altro giorno l’ho portata a pattinaggio artistico e il maestro non era niente male, peccato fosse troppo giovane per me!

Se lo voglio benestante dovrei cominciare a frequentare locali trend o club, ma qui incontro un grande problema. Nella mia città non ce ne sono molti e a Milano non saprei con chi andarci, soprattutto nei club… Quindi il benestante devo metterlo in stand by.

Potrebbe essere anche una buona possibilità fare colloqui di lavoro e magari trovarlo questo benedetto lavoro. La mia amica ex single mi ha detto: che ne sai che cerchi un lavoro e trovi l’amore. Seeeee

Potrei girare tutti i corsi possibili e immaginabili e sperare in un professore interessante, ma sia nel corso di primo soccorso che in quello di buste paga la missione è miseramente fallita. Oppure potrei fare mille visite mediche, che ne avrei bisogno, o scegliere gli avvocati in base al sesso. Per adesso ne ho avuti tre e tutte donne.

Ora fatto un elenco di tutti i posti dove potrei incontrare l’uomo ideale è importante chiedersi: ma perché un uomo così meraviglioso dovrebbe essere interessato a una persona ordinaria e disoccupata come mi sento io?
E quindi via alla trasformazione che sicuramente aumenta l’autostima:
più parrucchiere
più estetista
più trucco
più libri da leggere
più informazione
più conoscenza
piu sport
più interessi
più lavoro

Vorrei terminare questo post raccontando un sogno che ho fatto due notti fa.
Ho sognato di mettermi con Pieraccioni. di andare in giro mano nella mano con lui e pure di baciarlo.
Ora, quando mi sono svegliata la prima cosa che ho pensato è stata:
ma perché Pieraccioni?
Perché non Simon Le Bon che è il mio ideale di uomo.
Perché?
Cosa avrà voluto dirmi il mio inconscio?

sabato 2 gennaio 2016

BUON ANNO  

E anche quest’anno le feste natalizie si avviano alla conclusione. Oggi è il secondo giorno dell’anno e, diversamente dagli scorsi anni, la mia casa è ancora addobbata. Certo ieri sono stata in bagno a vomitare tutto il giorno, quindi non avrei potuto smontare tutto, ma non lo avrei fanno neanche se fossi stata bene. Ogni anno che passa mi sento sempre più vicina alla fine della mia sofferenza e la dimostrazione non è solo l’albero di Natale ancora in casa, ma anche non aver preso male l’aver passato il primo gennaio stando male. Ok l’anno non è iniziato bene, ma questo non lo pregiudica minimamente. Sarà un bell’anno, e come ci siamo augurate io e mia figlia durante il brindisi del nostro capodannino il 30 dicembre, ci porterà solo cose belle (lei mi ha augurato l’amore…).

Sono state delle belle giornate, abbiamo pattinato sul ghiaccio, siamo state insieme alla nostra famiglia e abbiamo mangiato come dei porcelli (e, infatti, il mio stomaco alla fine si è ribellato). Ho ricevuto dei regali bellissimi, più del solito a dimostrazione che sono riuscita a ricostruirmi delle amicizie. Ho fatto anche io molti regali, tutti pensati per far piacere a chi li riceveva e questa è stata la parte più bella.
Ci sarebbero tante cose che dovrebbero rendermi questo inizio d’anno poco sereno, ma sono sicura che qualcosa cambierà. E non voglio mettermi qui a scrivere un elenco di buoni propositi che poi tra una settimana mi sarò scordata, voglio invece elencare tutte le cose belle che io e Margherita ci siamo augurate e che non dipenderà solo da noi  far si che si avverino:

salute per tutte le persone (Margherita)
che finiscano tutte le guerre (Margherita)

che scompaiano tutte le malattie in Africa (Margherita)
un nuovo amore per me (Margherita)

non fare più nuoto (Margherita, poveretta non le piace proprio)
un lavoro appagante e ben remunerato per me (io)

una casetta nuova per noi (io)
una macchina nuova, magari una Touran (io)

una nuova e vera amicizia per Margherita (io)
che mia cugina guarisca (io)

il viaggio a Disneyland Paris che c’ è saltato lo scorso anno (tutte e due)
BUON ANNO A NOI

il giorno di Natale
Santo Stefano: cugine


 dopo aver pattinato sul ghiaccio. 30/12, il nostro Capodannino
 la nostra casetta
il nostro presepe
 l'albero di natale
la casa addobbata