Scrivo qui perché non ho voglia di chiamare mia mamma per dirle che non voglio restare da sola questa sera, di venire subito da me, anche se piove. Perché non mi sento di chiamare la mia amica che potrebbe essere a casa da sola con la bambina e se mi sentisse adesso verrebbe da me di corsa. Perché se chiamassi mio papà telefonerebbe a mia mamma e lei non sta bene.
Scrivo per smettere di piangere e farmi passare i brividi, perché magari concentrarmi su qualcosa di diverso mi fa passare questo momento difficilissimo.
Piango perché il peso che porto addosso da tutti questi anni è troppo pesante e io mi scopro così fragile e questo mi fa stare peggio. Perché non capisco cosa c'è di sbagliato in me, dove sbaglio io, perché giorno dopo giorno mi cade tutto addosso e mi vedo portare via tutto quello che avevo. Sono sola, anche questa sera.
E mi sento sempre più incapace.
E piango, questa volta non perché lui mi ha lasciata, ma perché anche il lavoro e i colleghi che sembravano così simpatici mi stanno lasciando.
Ho passato due brutte settimane in cui sul lavoro mi hanno minacciata di licenziamento se non avessi accettato una diminuzione di livello e di stipendio. Oggi siamo arrivati a una proposta di part time, ma solo perché hanno capito che sarei andata da un avvocato e di cause ne hanno già altre in ballo. Quasi tutti i colleghi sono distaccati per opportunismo e paura di fare la mia fine. Il mio titolare è morto e la moglie è in clinica perché si è rotta il femore e adesso le decisioni le prende la nuora.
Io sono stanca perché non riesco a portare mai niente a termine, perché organizzo e poi non ci sto dietro. Perché non ho nessuno con cui sfogarmi, perché mi sento sola...
E mi sento ancora più sola pensando che sto scrivendo su un pc cose troppo intime che non rileggerò perché non mi sento e perché se lo facessi non schiaccerei mai il pulsante pubblica.
Però ho smesso di piangere...
Una volta bastava mettere una cassetta dei Duran Duran per farmi stare meglio, per farmi vedere un futuro roseo davanti. Adesso non so