sabato 2 novembre 2013
cambiamenti obbligati
Da lunedì comincia il mio part-time lavorativo, obbligato.
Passerò da 8 a 6 ore lavorative al giorno. Sarò a casa per
le 16.00, comunque sempre troppo tardi per andare a prendere mia figlia alla scuola materna.
Meno ore di lavoro corrisponderanno a una riduzione
economica nelle entrate. Quindi per capire se ce la posso fare ho deciso di
fare un mese di prova. Io non sono portata al risparmio, se vedevo qualcosa che
mi piaceva la compravo, anche se un po’ di paranoie me le facevo lo
stesso. Questo mese invece ho cercato di
comportarmi diversamente, di darmi una
regolata e non solo in ambito di vestiario mio o di Iaia, ma anche nella spesa,
che è dove sperperavo di più. Infatti
prima andavo a fare la spesa quasi tutti i giorni, non guardavo mai i
prezzi, non approfittavo mai delle offerte se il prodotto non era quello che
volevo io. Compravo e poi buttavo perché
alla fine Iaia su 5 giorni due volte
cena con il padre e a pranzo è alla materna. Io essendo pigra, se lei non c’è,
mi mangio un’insalata e del formaggio con la conseguenza di dover riempire sacchi e sacchi di umido con cibi
andati a male. Non parliamo poi dei surgelati, la carne che congelavo senza
segnare la data e che quando tiravo fuori buttavo perché il colore non mi
convinceva. Insomma ero una vera
vergogna.
Quindi, questo mese mi sono data una regolata, ho fatto una
spesa grossa in 10 giorni, usando tutto quello che avevo già in casa. Non mi
sono comprata niente né per me né per Iaia, a parte un giochino al mercato.
Il risultato è che comunque ho avuto così tante spese da
aver speso buona parte dello stipendio. Perché c’è sempre
qualcosa: l’affitto, la rata della ctp,
che grazie a Dio mi ha concesso di pagarla un po’ per volta, la bolletta della
luce del gas, del telefono, i fumi, l’assicurazione il noleggio del pianoforte,
le lezioni di piano, la ginnastica artistica di iaia, la musica l’inglese e il
teatro della materna, la spazzatura, l’acqua,
la benzina, la retta della materna e chi più ne ha più ne metta!
La verità è che vivendo al risparmio, forse, riesco a
mettere da parte 200 euro, peccato però che a me ne tolgano 400.
Sì, però almeno stai con tua figlia, si potrebbe dire. E
invece no, perché suo padre è così morbosamente geloso che non vuole e mi ha
già detto che i giorni che è con lui a cena andrà a prenderla lui. Una nuova guerra perché in realtà lei è
affidata a me fino alle 18, ma il credersi onniscienti, senza esserlo, rende oltre che coglioni anche ciechi di
fronte alla realtà.
0 commenti: to “ cambiamenti obbligati ”
Posta un commento