pensieri
Ieri sera
facendo zapping ho scoperto che stanno ritrasmettendo da qualche giorno Una
mamma per amica.
Questa è una
delle prime serie televisive che ho visto e che potrei rivedere all’infinito,
fino a immedesimarmi nella nonna!
Così ieri ho
ricominciato a guardare le avventure delle “Gilmore girls” e alla fine ho fatto una
riflessione che, stranamente, non ho mai fatto: che tipo di mamma vorrei
essere?
Fino ad ora
ho lasciato tutto al caso, non ho mai riflettuto sul mio ruolo di mamma, forse perché
in realtà non ho mai creduto di poterlo diventare. Quando ho deciso di avere un
figlio l’ho fatto più perché era un desiderio del mio ex marito che per un mio istinto materno. Io avrei aspettato
ancora un po’, nonostante avessi già 35 anni.
Comunque, è
da ieri che penso a come vorrei essere come madre. Non sono più giovane e
quando lei sarà adolescente io avrò quasi cinquant’anni e non potrò certo essere
una mamma sorella.
Però mi chiedo: come vorrei che fosse il
nostro rapporto?
So di non essere una persona forte, che i miei
"no" non sono credibili e che le poche volte che la sgrido, poi sto male per
tutto il giorno.
So anche com’è
fatta lei, so che non ha passato dei bei momenti, che si è trovata a pochi mesi
nel bel mezzo di una tragedia familiare che è andata avanti per diversi anni.
So che si trova tra due fuochi e che a volte è dura e che non è normale alla
sua età passare da un contesto familiare a un altro, non riconoscere una
propria casa e non avere stabilità. Non è facile per lei, come non lo è per
nessun bambino con genitori separati (che vadano d’accordo o meno). So che è sensibile
e dolce che è fin troppo accondiscendente, ma a volte furbetta.
E vorrei
cominciare da queste riflessioni per costruire qualcosa insieme a lei.
Vorrei che
il nostro rapporto fosse lo specchio della serata che abbiamo trascorso qualche
giorno fa, quando con due bastoncini di legno e un palloncino ci siamo
divertite come pazze giocando a tennis. Ma vorrei anche che lei fosse fiera di
sua madre di quello che è e di quello che fa. E adesso non potrebbe esserlo, perché
non lo sono neanche io.
Vorrei che
fossimo complici, ma che allo stesso tempo lei sapesse che io sono quella che
quando prenderà strade sbagliate la ricondurrà nella direzione giusta con
fermezza anche a costo di farmi odiare. Vorrei continuare a essere una mamma
che non obbliga ma che fa riflettere, che non la costringe a finire di mangiare
se non ha più fame o se non le piace quello che ho cucinato. Vorrei
accompagnarla ai concerti, raccontarle storie, discutere con lei delle cose
importanti, ascoltandola e indirizzandola secondo le sue aspirazioni, mai
costringendola.
Ma vorrei
essere anche decisa e ferma quando verrà il momento di proteggerla e su questo
devo lavorarci parecchio.
Vorrei
riuscire a farla crescere serena e sto male pensando che quello di cui ha bisogno
adesso non riusciamo a darglielo.
Vorrei che
tutti i nostri errori non ricadessero sulla sua vita rendendola insicura,
vorrei essere una buona madre e soprattutto vorrei che il nostro rapporto non si spezzasse mai.
25 marzo 2015 alle ore 13:08
bella domanda ...io quando me la son fatta mi son resa conto che sono il contrario di quello che avrei voluto essere .....se la vie
1 aprile 2015 alle ore 13:08
Ciao Franci, io per alcune cose sono come vorrei essere, ma mi chiedo: è il modo giusto?