come ho affrontato la disoccupazione
Tra pochi
giorni compirò il mio primo anno da disoccupata, fortunatamente ancora
retribuito dall’assegno di disoccupazione.
Era il 31
gennaio quando la mia ditta ha chiuso i battenti e io mi sono trovata davanti a
due porte: in una c’era scritto “entra e ti reintegreremo sul lavoro, ma dovrai
accettare un demansionamento, una riduzione dello stipendio, mobbing estenuante
e quasi certamente un licenziamento a breve”. Nella seconda c’era scritto
“entra e manda tutti a quel paese, starai meglio, ma diventerai una disoccupata
dal futuro incerto”.
Ho agito
d’istinto e sono entrata nel mondo dei disoccupati, quindi il 31 gennaio del
2015 ho preso tutte le mie cose e sono tornata a casa con una leggerezza che
non provavo da anni.
Mi sono
presa un po’ di tempo, diciamo un bel po’, per gustarmi la vita senza impegni
se non quelli di mia figlia e devo dire che questo stile di vita era davvero piacevole.
Poi però la
pacchia finisce e quando capisci che sei da sola con una figlia, metti un punto
e cominci a darti da fare. Così verso aprile dell’anno scorso ho cominciato la
mia ricerca di lavoro.
Questi sono
i consigli che mi sento di dare se qualcuno passerà di qui nelle mie stesse
condizioni di disoccupato:
aggiornate
il curriculum vitae cercando esempi su internet e se necessario anche copiando
intere frasi adattabili al proprio cv, soprattutto per le competenze
relazionali e organizzative. Un consiglio che mi è stato dato è stato quello di
schematizzare di più le mie esperienze. Invece di scrivere “operaio generico”
scrivete i macchinari che usavate, fosse anche solo il muletto, ma specificate
tutto. Ad esempio io avevo scritto che mi occupavo dell’import export senza
specificare che preparavo io tutta la documentazione.
Cosa molto
importante aggiungere la foto nel cv e firmarlo.
Quando sono tornata a casa la sera ero più fiduciosa nel futuro anche se dopo tante delusioni non avevo creduto molto nella ragazza dell’agenzia. Erano le 17:30 dello stesso giorno e io ero fuori da un negozio di giocattoli quando mi è suonato il cellulare. Prefisso 02, quindi ho pensato al solito call center, invece era quella ragazza che mi diceva di avermi fissato un colloquio per il giorno successivo. Io non ci potevo credere, dopo quasi un anno di ricerche finalmente avevo la possibilità anche solo di un semplice colloquio e tutto nel giro di un solo giorno.
Così è stato e il giorno dopo, esattamente una settimana fa, ho fatto il mio primo colloquio dopo quasi quindici anni dall’ultimo. Ma non è finita qui, quando ho chiamato l’agenzia per dirgli come era andato il colloquio ho avuto un’altra notizia incredibile: si era aperta una nuova posizione esattamente rispondente al mio profilo, proprio il mio lavoro e avevo il colloquio fissato per il martedì successivo, cioè tre giorni fa.
Ho fatto questi due colloqui, l’ultimo è durato quasi un’ora e mezza, e se devo essere onesta il secondo colloquio e quello in cui spero perché in ditta si respirava un’aria frizzantissima e stimolante. E adesso mi trovo nella situazione di dover prendere una decisione difficile perché entro la settimana prossima la prima ditta mi darà una risposta e se sceglierà me dovrò rinunciare al lavoro della seconda ditta, un lavoro migliore in posto migliore…
Comunque anche se nessuna delle due ditte mi sceglierà affrontare questi due colloqui mi è servito, mi ha dato più sicurezza e una speranza che ormai non c’era più. Riparto con una nuova energia e con la consapevolezza che con l’impegno, prima o poi, le cose gireranno per il verso giusto anche per me.
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