influenza, lavoro e Disneyland Paris
Questa
mattina ho dovuto accompagnare la mia bambina dalla nonna e non la rivedrò più
fino a lunedì. Poi martedì sarà di nuovo da suo padre e tornerà da me giovedì
sera. E’ molto difficile starle lontana così tanto, soprattutto adesso che io
sono a casa dal lavoro e potrei stare con lei, invece mi tocca portarla da sua
nonna perché deve stare con suo padre.
Sono stati
giorni difficili, ma allo stesso tempo molto belli. Margherita ha avuto la
febbre molto alta e quindi abbiamo dovuto spostare i giorni dell’affido
condiviso, così siamo state insieme per una settimana di fila, senza interruzioni.
Quando lei
sta male io sono più tranquilla se è con me, perché noi mamme di solito siamo
più amorevoli rispetto ai padri, almeno nel mio caso è così. Lui non le avrebbe
mai permesso di mangiare a letto, l’avrebbe fatta alzare anche con 40 di
febbre. Io me la sono coccolata per bene, le ho preparato le cose che
preferisce e soprattutto non l’ho forzata nel mangiare. Poi noi abbiamo un
rito: ogni volta che ha la febbre alta le faccio un regalino, il regalo della
febbre. Questa volta le ho preso la farfalla Mariposa.
Insomma, è
stato bello e faticoso, perché ogni giorno dovevo andare a scuola a recuperare
le lezioni che perdeva e poi dovevo spiegargliele io e farle fare gli esercizi.
Poi ho dovuto incastrare mille cose: la revisione della macchina, la lezione di
pianoforte, le conversazioni d’inglese.
La settimana
scorsa ho anche avuto gli esiti dei colloqui di lavoro che avevo fatto, e se
nel primo hanno scelto un’altra ragazza, per il secondo mi è stato fissato un
altro colloquio. Sono molto contenta perché era quello che speravo, ed è per
questo che ho cominciato a fare delle conversazioni in inglese. Se il colloquio
dovesse andare bene e decidessero di scegliere me, dovrei parlare in inglese
tutti i giorni, quindi è meglio essere ben preparate. Il mio insegnante di
inglese dice che vado molto bene, ma a me sembra di essere una rimbambita!!!
Dovrei avere più fiducia in me stessa.
Comunque
oggi non mi sento troppo bene e spero che mia figlia oltre ad aver attaccato l’influenza
a mia mamma, l’abbia attaccata anche a me …
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