martedì 4 novembre 2014
Questa sera sono uscita per andare alla mia lezione di
pianoforte proprio nel momento in cui la pioggia ha acquistato intensità. Ho
corso per non bagnarmi chiudendo il garage e ho iniziato a guidare nel buio che
sembrava inverno, con le strade lucide e i lampioni accesi. Guidavo e a un
certo punto mi è venuta voglia di fermarmi, uscire dalla macchina e restare
ferma sotto la pioggia. Avrei voluto che l’acqua lavasse via tutto il marcio e
le cattiverie che mi sono state fatte in questi ultimi anni. Avrei voluto che
mi togliesse di dosso la tristezza e il cupo che ho appicciati addosso e che riesco
solo a dimenticare ma non a eliminare.
Sarei voluta rinascere sotto quella cascata d’acqua, tornare
come ero un tempo, serena e fiduciosa, ma non potevo presentarmi dal mio
maestro bagnata fradicia.Ho camminato sotto la pioggia, ho pensato, ho suonato un brano facile, ma che mi sta dando un sacco di problemi e ho scherzato con il maestro di piano. Sono uscita e ho ricominciato a pensare.
In queste settimane ho fatto tante cose, non sono stata mai
ferma, sono uscita con amici nuovi e ho rivisto gli amici vecchi, quelli comuni
che non vedevo da anni. Sono andata a feste di compleanno, a pranzo a Torino
per conoscere un cuginetto nuovo di zecca, a fare shopping con un’amica.
Insomma ho ricominciato a vivere per me stessa e non solo per mia figlia. Mi sono
rialzata e ho reagito, sto reagendo.
Però, quando ho girato la chiave e sono entrata in casa mia,
qualcosa stonava. Alla mia età non si dovrebbe rientrare alle 7 di sera in una
casa buia e silenziosa. Aprendo la porta avrei dovuto sentire le voci squillanti
di qualche figlio che mi correva incontro, avrei dovuto sentire l’odore del
sugo e salutare un uomo intento a cucinare. Invece non c’era neanche mia
figlia, perché l’affidamento condiviso mi ha reso un madre part-time.
Ho intrapreso la strada per uscire dal buco nero in cui mi
avevano buttato, ho nuove amiche, esco e mi diverto, ma mi manca comunque
qualcosa. Mi mancano l’odore del cibo, le corse per occupare il bagno, le
serate tutti insieme sul divano per vedere la tv.
Mi manca la famiglia.
10 novembre 2014 alle ore 11:45
Non ti arrendere!!
Sei giovane e hai ancora tante cose belle davanti a te, che aspettano solo di essere raggiunte!
La ruota gira....e in questi anni diciamo che ha girato a sufficienza a tuo sfavore...è solo questione di tempo e andrà meglio :)
Un abbraccio forte, e mi raccomando...piccoli passi, che stai già facendo, piccoli passi verso la felicità...ma nonti fermare!
14 novembre 2014 alle ore 21:27
La ruota gira... Purtroppo non sempre è vero. A volte credo che non girerà mai a mio favore. Me l'ha fatto credere per poi pugnalarmi alle spalle senza pietà.
19 novembre 2014 alle ore 10:33
Che la ruota non ha girato a tuo favore potrai dirlo solo dopo che la tua vita sarà conclusa :) adesso sei ancora in pista e non è troppo tardi per nulla ;)