il colpo di coda dell'influenza
In questi ultimi giorni ho passato un periodo
piuttosto duro e faticoso che mi ha lasciato addosso una debolezza sia fisica
che psicologica.
Mi sono
ammalata, ho preso quell’influenza che pensavo di aver schivato e che invece ha
bussato alla mia porta ed è entrata senza avere il mio permesso. E’ restata in me per una
settimana esatta , da domenica a domenica. Prendevo tre tachipirine al giorno, perché
dopo 6 ore, passato l’effetto del paracetamolo, la febbre tornava e io facevo
fatica anche ad alzarmi dal letto.
Quando ha
potuto è venuta mia mamma ad aiutarmi, per accompagnare e andare a prendere
Margherita, ma anche per farmi un brodino caldo. Poi ci sono stati giorni in
cui ho dovuto arrangiarmi, andare io all’asilo, cucinare per lei e passare
tutto il giorno nel lettone con lei che giocava alle barbie e io che rantolavo
come un moribondo.
E’ stato
davvero brutto e a distanza di quattro
giorni dalla guarigione faccio fatica a fare qualsiasi cosa.
Tutto questo
periodo mi ha fatto capire ancora di più quanto sono fortunata ad avere la mia
famiglia vicino, perché se fossi stata sola sarebbe stato tutto molto più
complicato.
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