Siamo
partite io e lei, il giorno prima del suo compleanno. Abbiamo preso un treno che aveva dentro già
l’atmosfera della vacanza. C’era il sole e faceva caldo e abbiamo passato le
due ore di viaggio pensando alla bellissima piscina che ci attendeva in albergo.
Siamo scese
dal treno e abbiamo preso un taxi e quando siamo arrivate in hotel è
cominciato il nostro sogno. Sembrava di essere in un resort di lusso al mare,
ci hanno accompagnate con una macchina alla nostra stanza, non abbiamo neanche
dovuto portare le valigie. Peccato che il ragazzo che ce le ha portate è
rimasto qualche secondo davanti a me aspettando la mancia. Ma io ero una finta
ricca e nella mia testa pensavo: “se prendo il portafogli e ho solo venti euro
interi non posso mica chiedergli il
resto”. Così niente mancia.
Quando siamo
entrate in camera abbiamo trovato l’allestimento
per il suo compleanno. C’erano palloncini che volavano, stelle filanti sul
letto, uno striscione con scritto buon compleanno, un pupazzo di Prezzemolo,
caramelle e una spilla. Lei era felicissima e mi ha chiesto: “Ma sapevano che è
il mio compleanno?” (“no amore, ho pagato 59 euro per renderti felice”)
Poi ci siamo
messe il costume e siamo andate in piscina. L’acqua era fredda, ma superato il
primo impatto ci siamo divertite un sacco. Siamo tornate in camera, ci siamo
lavate e siamo scese per cena. Lì abbiamo incontrato Prezzemolo, ci sono stati
abbracci, carezze e saluti e dopo cena l’animazione è stata divertente.
Il giorno
dopo era sabato, il giorno del suo compleanno e l’abbiamo trascorso tutto a
Gardaland e devo dire che è collegato benissimo con l’hotel. E’ stata una
giornata faticosa perché faceva molto caldo e avendo organizzato il viaggio in
due giorni non avevo fatto in tempo a studiarmi bene il parco, a vedere quali
attrazioni potevamo fare. Così abbiamo perso molto tempo e ci siamo
accontentate di fare poche cose stranamente senza code.
Il parco
purtroppo chiudeva alle 18, ma noi ne abbiamo approfittato per tuffarci, prima
di cena, nella splendida piscina dell’hotel e rinfrescarci un po’.
Quando siamo
entrate nel ristorante ho visto che c’era un tavolo con tanti
palloncini dove
era stata organizzata una festa di compleanno. Mi è preso un colpo, ho pensato
che ci sarebbe rimasta male e così, non so come, sono riuscita ad avere anche
io dei palloncini e durante la cena le hanno portato anche una corona con la
scritta happy birthday.
Devo dire che il personale dell’hotel si è fatto in
quattro, ci hanno accontentate in tutto ed è anche grazie a loro che ci è
sembrato di vivere in un sogno.
Dopo cena
c’è stata l’incoronazione e la mia piccolina è diventata la regina della terra
di Gardaland e in più le hanno fatto gli auguri per il compleanno davanti a
tutti.
Siamo andate
a letto sfinite, con la sensazione di vivere una vita diversa, di essere
persone diverse. I problemi non c’erano più, il passato non c’era più. Non
c’erano ex mariti, non c’erano nonne malate, non c’era la disoccupazione,
niente cene da preparare, case da sistemare, conti in banca sempre più
pericolosi. Non c’era più niente, solo io e lei, le regine del nostro regno, padrone assolute del nostro destino.
Il giorno
dopo siamo dovute tornare alla realtà, perché c’era la festa della materna con
il saggio d’inglese e di ginnastica e ci tenevo che ci fosse. Siamo risalite
sul treno in cui si respirava ancora aria di libertà.
Siamo
arrivate con ancora il sorriso sulle labbra, con l’illusione di essere ancora
nel nostro regno, dove nessuno oserebbe mai contraddirci.
Ma è stato
proprio in quel momento che tutto ha ricominciato a crollarmi addosso.
La realtà è tornata ed è stata più brutta di
come me la ricordava. Con le imposizioni contro
cui non riesco a combattere, con le presenze che non riesco e non voglio
accettare, con i problemi di dover
cercare un lavoro, alla mia età.
E’ stato un sogno, una parentesi dalla realtà che vorrei non si fosse chiusa mai
0 commenti: to “ sei anni a Gardaland ”
Posta un commento