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giovedì 2 giugno 2016

FINALMENTE GIUGNO  

Lavoro: alla fine ho ricominciato a lavorare. Dopo due contratti di un mese ciascuno, e dopo due mesi in cui mi sono sentita un limone spremuto, ho vinto un contratto di un anno.

Auto: la mia vecchia Saxo è legata a tanti ricordi:
-il giorno in cui sono andata a comprarla: sono entrata dal concessionario convinta che sarei uscita con un auto usata e invece sono uscita con lei, nuova di zecca. Non l'ho cercata, mi è capitata e ne sono stata contenta, era la mia prima auto nuova.
- i giorni: che guidavo andando al lavoro e cantavo le canzoni dei Duran aspettando il loro arrivo. Guardavo il cielo e vedovo gli occhi di Simon ed ero davvero felice
-il giorno del rientro dalle vacanze in Islanda. L'avevo lasciata in un parcheggio a Malpensa e l'ho ritrovata tutta bollata da una grandinata mai vista. Non l'ho mai fatta riparare.
-il giorno del mio primo inseguimento ai Duran Duran. Fuori dal forum di Assago, con la mia amica e la macchina abbandonata accesa per fare più in fretta. I 200 km raggiunti in tangenziale per non perderli. Simon che rideva (si divertiva ancora per queste cose). Ritrovarci in Via Monte Napoleone (e non aver preso la multa), lei abbandonata in mezzo alla strada, aperta e con la borsa dentro (ho ritrovato tutto). Il cancello, Simon, il suo sguardo, il ritrovarsi dentro l'hotel e rendersi conto di non poter consumare niente perché non avevamo la borsa. Il saluto di Simon, il suo "good night" e vederlo scomparire in ascensore... Io che rido e la mia amica che piange. Tutto grazie a lei: la mia macchina
- il giorno in cui sono tornata dopo un week end in Veneto a trovare lo stronzo e ho trovato la portiera scassinata e la radio non c'era più
- il giorno in cui ho portato per la prima volta mia figlia in macchina e lei, stranamente, ha pianto tutto il tempo
-il giorno dell'inizio della sua fine. La prima delle varie volte che mi sono ritrovata con la marmitta che strisciava sull'asfalto. Io da sola, che non avevo neanche più un marito da chiamare in aiuto (ma per fortuna c'era il meccanico)
- il giorno che mi sono ritrovata con un pezzo di cambio in mano e l'ho riappoggiato e sono andata avanti lo stesso
- i giorni in cui avrei voluto deviare in una stradina e scoppiare a piangere perché tutto si stava sfasciando e io non ce l'avrei fatta a sopportarlo, e invece...
- il giorno che, inconsapevole, mi ha accompagnata a vedere delle macchine nuove
- il giorno che l'ho lasciata con le lacrime agli occhi e ancora ho pensato "se potessi ti terrei con me per sempre"
- il giorno che mia figlia è scoppiata a piangere fortissimo dicendomi "mi manca la macchina vecchia" e io l'ho accompagnata per fargliela salutare per l'ultima volta.

Rio: è il nome della macchina nuova. Perché dopo tanto pensare ho deciso che volevo una macchina che mi rappresentasse e lei mi dice tutte le mattine: "Her name is Rio and she dances on the sand.."

domani 3 giugno: finalmente, forse, partiamo per Disneyland Paris. Il viaggio per il compleanno di Margherita che abbiamo dovuto annullare l'anno scorso. Dopo gli ultimi problemi nati per colpa di uno stronzo, alla fine è altamente probabile che domani saliremo su quel dannato aereo e andremo a trovare Topolino e... e.... e..... e domani pioverà a Parigi, e anche sabato e anche domenica e forse lunedì no, ma tanto noi torniamo. E......... e 11 delle attrazioni che volevamo fare sono chiuse. E.... e.... e porca miseria io parto e i Duran Duran vengono in Italia!

Duran Duran: sì, proprio voi, che scegliete di venire in Italia quando io parto per la Francia. Ma con tutta l'estata proprio adesso dovevate venire. Adesso che ho un lavoro nuovo, che ho già chiesto due giorni di ferie e che torno martedì e come faccio a dire "ciao, io domani parto per il tour dei Duran e ci vediamo lunedì, ma nel pomeriggio eh, che devo riprendermi". Come faccio, me lo dite voi?

12 giugno: è domenica e i Duran Duran suoneranno a Milano. Grazie al cielo almeno questa mi è andata bene. Per di più Margherita è con suo padre e quindi posso fare quello che voglio per tutto il week-end. Peccato che non facciano un concerto anche sabato...

Ora non mi resta che spegnere il pc, finire le valige, pulire la lettiera  del gatto, andare a prelevare e chiudere gli occhi e sognare: chissà mai che proprio a Disneyland non incontri il mio principe azzurro. E se così non sarà so già che lo rivedrò tra pochissimi giorni...