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sabato 29 gennaio 2011

perchè  


perchè mi ritrovo qui in cucina col pc aperto a (non saper cosa) scrivere sul mio blog? Sono stanca morta, sono quattro giorni che ho un mal di stomaco da morire e da ieri per la prima volta in vita mia ho il collo bloccato... Visto che sono a casa da sola potrei buttarmi sul letto, chiudere gli occhi e lasciare che il mio corpo si conceda tutto il tempo di cui ha bisogno per stare meglio.
Invece sono qui e almeno potrei scrivere qualcosa di utile, tipo fare il punto su quello che dirò al mio avvocato settimana prossima. Dovremmo mettere giù un'altra proposta di risposta alla controproposta. Ma sinceramente non mi va!

Oggi la mia amica T. mi ha scritto che, nonostante vari problemi, vorrebbe andare a Londra a maggio per un concerto dei Duran... Anch'io sono tentata e spero che il mio di problema per quel mese se ne sia già andato.
E' una vita che non vado in Inghlterra. Mi manca... Chissà...
Mi ha chiesto se mi andava di andare a trovarla a febbraio visto che si incontrerà con altre amiche duraniane. Cavolo, mi piacerebbe da morire ma oggi sono troppo stanca e malata per cercare di capire se si possa fare...

La fase no sta passando. Nonostante il mal di stomaco la fase si si sta facendo largo e speriamo che riesca a mandar via la fase no definitivamente.
Però oggi mi sembra che il mio fisico mi stia abbandonando, stia decadendo. Starò mica invecchiando? Fisicamente però, perchè di testa non c'è speranza: i Duran Duran saranno in concerto da noi a luglio e mi sa che dovro andare in palestra per prepararmi!!!

Adesso vado a buttarmi sul letto anche se ormai è mezzogorno...

sabato 22 gennaio 2011

depressed  

Certe volte invidio chi lavora in uno studio proprio, chi lavora da solo o chi lavora a casa. In poche parole chi non è costretto a vedere dei colleghi tutti i giorni.
Perché è vero che la maggior parte delle volte, lavorando con persone brillanti (beh forse nel mio caso basterebbe scrivere simpatiche), si passa buona parte del tempo ridendo e anche di gusto, ma è altrettanto vero che quando c’è da pararsi “il sederino” sanno essere “carogne” all’ennesima potenza.
Questa cosa mi ha portato ad accorgermi che nell’ultimo anno e mezzo io non sono più io. Credo di essermi trasformata e non sono sicura di esserne contenta.
Tutto quello che mi è successo in questo periodo e cioè essere stata lasciata mi ha segnato profondamente. Fino a poco tempo fa ero una persona tranquilla, pacifica, che non si arrabbiava mai, che non alzava mai la voce, che lasciava correre, che non amava le polemiche e che cercava di risolvere le cose con una battuta. Ma la cosa più importante è che non ho mai mandato a quel paese un mio collega, cercavo sempre di dividere le responsabilità come due bravi fratelli. Questa volta non è stato così: ho litigato. E anche se poi tutto è già passato, o almeno credo, mi sono chiesta il perché è successo quello che è successo.
Così ho capito che sono cambiata, che non sto poi così bene, che se non ci lasciamo al più presto al prossimo angolo mi troverò di fronte ad un esaurimento che mi accoglierà a braccia aperte.
Mi sembra di percorrere una strada senza alternative di svolta, mi guardo attorno ma non c’è nessun posto in cui rifugiarmi ed ad ogni passo che faccio dietro di me si forma un baratro che mi costringe ad andare avanti. So che se non troverò una via alternativa la mia strada mi porterà inevitabilmente faccia a faccia con una depressione. La riesco a vedere da ieri sera e questo mi spaventa perché vuol dire che ci sono vicina…
Io so che sono forte, che ho superato tante prove e che un divorzio non è la fine del mondo, ma in questo momento non mi piace quello che sono diventata e non mi piace la direzione che sta prendendo la mia vita. Mi sento un po’ sola, anche se in fondo c’è sempre la mia famiglia.
Non so più se sono ancora innamorata, ma credo di no per questo mi chiedo: perché mi sento così se di lui non mi importa più niente?
Spero tanto che questa sia la solita fase no che segue la fase si e che precede la nuova fase si e così via. E spero anche che alla fine tutto si concluderà con la fase si.

martedì 18 gennaio 2011

ipermercati  


Allora, adesso vai al centro commerciale, entri dritta all'iper e poi vai subito da Iaia, perchè non è possibile che esci alle 15 dal lavoro ma non vai mai a prenderla prima delle 17.Tanto devi comprare solo le uova, il detersivo per la lavastoviglie la camomilla e il pane. Quanto vorrai spendere? Al massimo 10 euro...
Entro all'iper:
Cavolo, c'è l'offerta delle pentole antiaderenti. Solo 10,50 euro al chilo. Ne abbiamo proprio bisogno che le nostre non hanno praticamente più il teflon, potremmo avvelenarci!
Cavolo c'è l'offerta tutto a 1 euro, posso prendere il contenitore per mettere la farina per far giocare Iaia.
Cavolo ci sono gli sconti sui libri, posso prendere qualcosa per Iaia.
Ah si, mi sono dimenticata il tv sorrisi e canzoni, oh c'è anche il Marieclaire con la guida allo shopping...
Risultato: scontrino da 34,57 euro.
Sono proprio malata.
Certo avrei potuto evitare i 9 euro di finish con powerball con cristalli liquidi annessi e optare per un detersivo più economico, ma far pagare 6,49 euro una camomilla per bambini mi sembra proprio esagerato.

Chissà se esistono dei blog che ti insegnano a risparmiare. Secondo me si, vado a cercarli. Ah no, devo prima andare a prendere Iaia...

sabato 15 gennaio 2011

rinascita, ma quante volte l'avrò pensato?  

Dunque, come potrei cominciare… Forse la maniera diretta è la migliore…

Esattamente una settimana fa, lui ci ha provato… Per più volte visto che la mia risposta è stata no ... All’inizio.
E dire che tutte le volte che ci ha provato, vedevo la mia amica G. che mi diceva:
“Hai visto che avevo ragione, ti ha sempre trattata come una sua proprietà, anche adesso lo sta facendo”.
Poi sentivo Kriegio e Valepi che mi ripetevano:
“No, no, non farlo, non cascarci”.
Alla fine però non credo sia stato un passo indietro, lui non mi ha mentito, comunque tra noi è finita. Questo credo che sia il normale svolgimento di una separazione visto che è successa la stessa cosa a tutte le persone divorziate che conosco. Anzi gli ex ci provano lo stesso anche se hanno una nuova compagna!
Poi c’è un aspetto positivo, non sono stata male, non sono ricaduta nella disperata illusione che qualcosa fosse cambiato. Perché anche per me non è cambiato niente, sono serena e voglio andare avanti nella separazione. Non è più lui l’uomo con cui voglio invecchiare…
Il giorno dopo sono andata a fare shopping e anche se alla fine ho comprato solo per Iaia, mi sono divertita e svagata per tutto il pomeriggio.
Per me questa è come una vittoria o meglio una conferma della mia “guarigione”. Certo che in ogni caso rimane il dispiacere di una famiglia negata a Iaia…

Ma adesso sono contenta, sono tornata ad ascoltare i mie Duran Duran, anzi in questo momento sono in sottofondo con All you need is now e visto che sono sola per un’oretta mi godo e rigodo almeno un centinaio di volte il meraviglioso video che, a mio avviso, è più bello della canzone.
E che dire, a me gli uomini con la barba non piacciono, ma Mr Simon Le Bon non riuscirà mai a farmi dire che non è l’uomo più bello e sexy dell’universo, neanche se si tatuasse tutta la faccia!!!
E’ bellissssssimoooooo!!!

Forse questo vuol dire “rinascita”

lunedì 3 gennaio 2011

fasi alterne  

Sono a casa in ferie forzate (perché ne avevo troppe) fino al 10 gennaio e devo dire che si sta proprio bene.
Se ripenso all’inizio del dicembre 2009, quando sono rientrata al lavoro dalla maternità, mi viene un po’ di angoscia. Ero distrutta in tutti i sensi: non dormivo, non avevo più un marito, non riuscivo a mangiare se non c’era qualcuno che mi aiutava con Iaia, non trovavo il tempo neanche per lavarmi i capelli. Ero disperata e l’idea di tornare al lavoro era l’unica luce che intavedevo.
Ed in effetti è stato così. Finalmente riuscivo a mangiare seduta, anche se solo dello yogurt e dei cracker, potevo pensare ad altro, anche se era lavoro era sempre meglio che avere nelle orecchie il pianto stressante di un bambino, ma soprattutto ho esternato tutta la mia tristezza, per la fine del mio matrimonio, con le mie colleghe.

Adesso invece è tutto diverso, Iaia è cresciuta, è sempre capricciosa e bisognosa di attenzioni continue, ma ora riesce a comunicare, possiamo giocare insieme, ballare insieme, ascoltare le nuove canzoni dei Duran Duran insieme (no, non pensare che non hai ancora scaricato l’album, maledetto iTune, o maledetto pc troppo vecchio e incasinato).
Beh, mangiare è ancora difficile, oggi mi sono accontentata di un biscotto alle mandorle, del cioccolato e del pane, ma dopo le abbuffate va bene.

Per il resto la mia vita scorre a fasi alterne: un po’ sono depressa per me e per la mancata famiglia che non ho dato alla mia bimba, un po’ sono furiosa e continuo a farmi discorsi mentali su quello che vorrei dire a lui. Poi penso che potrei dirglielo, ma ci rinuncio in partenza: sarebbero parole buttate al vento, visto che a lui non gliene potrebbe fregare di meno di me e di quello che penso.
A volte poi ho dei momenti di ripresa, mi immagino, dopo la fuitina con Simon, che ci sarà un’altra persona con cui poter iniziare una storia, con cui divertirmi e passare tutte le fasi iniziali di un innamoramento.
Magari prima ci starebbe bene anche qualche storiella di puro divertimento, visto che queste esperienze non le ho potute fare…
Poi ritorno ad essere triste per quello che ho perso e che non avrò mai più. Ma questa volta non piango, sono mesi che non mi succede più. E’ solo un peso nel cuore quando la mia bimba, a tavola in mezzo a noi dice indicandoci: “ Queto mamma, quetto papà”, e ride e io in quel momento mi sento un macigno dentro perché so che non sarà così e lei ne soffrirà.

Il 10 il mio avvocato darà un ultimatum al suo: entro una settimana dovrà darci una risposta, altrimenti sarà un giudice a decidere.
L’unica consolazione è che anche il suo avvocato ha ammesso che io ho fatto di tutto per andargli incontro.

Magra consolazione…

Ah, il Natale e il Capodanno sono andati, per fortuna e senza nessuna vittima o discussione.