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martedì 29 novembre 2011

ho fatto un sogno  


La notte scorsa ho fatto un sogno che mi ha lasciato due sensazioni opposte e per questo si potrebbe dividere in due parti.
Mi trovavo ad una festa anche se non ricordo nessuno intorno a me, solo un ragazzo. Non bello, ma interessante e che realmente nella mia vita non esiste. Ad un certo punto balliamo insieme una specie di valzer. Io non so ballare, invece lui è molto bravo e cerco di lasciarmi guidare da lui. Gli chiedo un parere e lui divertito mi dice che nonostante gli sforzi non riesco a ballare molto bene. Sto bene e continuiamo a ballare e a ridere.
Poi finisce tutto e comincia la parte angosciante.
Mi ritrovo ad essere una bambina alle elementari. La festa è finita e io non ritrovo la mia classe per tornare a scuola, così seguo altri bambini e resto in classe con loro fino a quando una maestra viene a riprendermi.
Avrei voluto ripetere la prima parte del sogno all’infinito…

Valepi, tu che ne capisci di queste cose… Sarò mica impazzita?
Qualcosa mi dice che se abitassi dalle mie parti usufruirei del tuo studio, già da un pezzo!

domenica 27 novembre 2011

12/12/2011  

Questa è la data fissata per l'udienza di separazione consensuale.
Il 27 dicembre dovrà lasciare la nostra casa, insieme ai 6 quadri, il televisore, il dvd, la poltrona in vimini e tutti i nostri ricordi.
Non riesco proprio ad essere contenta...

Intanto non potendo più spostare il mio part-time dal pomerigio al mattino ho deciso di tornare a fare le 8 ore. Si ricomincia dal primo di gennaio.
Non vedrò quasi più la mia bambina, ma almeno potrò garantirle una vita economicamente migliore.

mercoledì 23 novembre 2011

io dico no  


Quando ho scelto di diventare vegetariana, l’ho fatto in seguito a un servizio del tg in cui si vedevano mucche trasportate in condizioni impietose, trasportatori impazienti e privi di empatia che facevano scendere questi animali facendoli saltare dal camion senza utilizzare lo scivolo, ma siccome non erano in grado allora li spingevano facendoli letteralmente volare fuori.
Sono rimasta impietrita, sconcertata di fronte alla crudeltà di certe persone, ero ancora troppo giovane e ingenua per rendermi conto che forse quella era la normalità.
Ho deciso per questo di smettere di mangiare la carne, consapevole del fatto che purtroppo il mio gesto non avrebbe fatto cambiare le cose, ma per me era diventato inconcepibile mangiare una bistecca e pensare a tutto quello che c’era dietro.

Da allora sono passati quasi vent’anni e tutte le volte che in tv c’era un servizio sul maltrattamento degli animali non riuscivo a guardarlo, tutta quella crudeltà mi faceva stare davvero troppo male, sentivo un peso enorme difficile poi da mandare via. Fino a ieri…

Striscia la notizia, servizio su un macello. La tele era accesa casualmente proprio su quel canale, nessuno la stava guardando e proprio in quel momento ci sono passata davanti per andare in camera.
Mi sono fermata, ho preso il telecomando per cambiare canale, ma non l’ho fatto.
Ho visto che le cose non sono cambiate, anzi si, sono indiscutibilmente peggiorate.

Mucche arrivate morte o agonizzanti, mucche stremate e morenti spinte col muletto, pungolate con ferri appuntiti trascinate senza alcuna pietà come se non fossero esseri viventi come noi.

Immoralità, criminalità, CRUDELTA’, schifo, nausea, incredulità.

Credevo che queste persone si comportassero così anche per ignoranza, ma a verificare il tutto c’era un veterinario, un mestiere che ero convinta si facesse per amore nei confronti degli animali.
E invece questo schifo di veterinario, probabilmente dopo aver trattato sul prezzo visto l’illegalità della cosa e le condizioni degli animali, ha accettato tutto il carico.
Bestie! Le vere bestie sono queste persone: trasportatori insensibili, veterinari compiacenti, impiegati di questi macelli che solo perché non vedono quello che succede fuori dal loro ufficio pensano di non essere colpevoli.

Io non sono estremista, non critico chi sceglie di continuare a mangiare la carne, rispetto chi fa scelte diverse dalle mie. Solo non chiedetemi più perché sono vegetariana, perchè io dico no.

lunedì 7 novembre 2011

questo divorzio non s'ha da fare  

Dopo più di un anno passato a rincorrere un accordo che mi sembrava impossibile trovare, venerdì 21 ottobre ero seduta nell’ufficio del mio avvocato con nelle mani il futuro di Iaia, il mio e quello del suo papà.
E’ stato un percorso lungo, ogni volta che sembrava finito c’era sempre qualcosa che non andava bene. Quasi sempre il papà di Iaia faceva scrivere cose non concordate e così il tempo è passato a far rimbalzare da un avvocato all’altro quei fogli che mi sono ritrovata a dover firmare.
E ho firmato, senza pensarci, come se stessi firmando un qualsiasi documento senza importanza.
Sono uscita dallo studio e sono andata a lavorare senza pensieri, tranquilla, forse troppo tranquilla.
Ho acceso il pc e controllato la posta; un messaggio da parte dell’avvocato: “Nella foga della discussione ho dimenticato di farle firmare la delega. Appena può passi dal mio studio”
Cavolo non è ancora finita, ho pensato, andrò a firmare lunedì.

Credevo…

Lunedì Iaia ha iniziato a stare male: febbre tosse e raffreddore. Una nonna con la schiena bloccata e l’altra impegnata con il lavoro. Sono riuscita ad andare a firmare venerdì 28 e dalla segretaria ho saputo che l’accordo non sarà depositato fino al 10 novembre perché il MIO avvocato non l’ha fatto firmare dall’avvocato dello studio che lei rappresenta. E lui non c’era fino ad oggi, ma poi il loro fattorino consegna in tribunale solo il giovedì.

Insomma non è ancora finita e ho paura che non lo sarà neanche per Natale, e allora saranno grossi problemi. Non ho proprio voglia di far di nuovo finta che vada tutto bene e passare la Vigilia con i suoi parenti.