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mercoledì 13 novembre 2013

ingenuità  


Ormai è diventato un appuntamento bisettimanale e devo abituarmi al fatto che tutte le volte che porterò mia figlia in palestra, all’uscita, lei sarà lì con lui pronta a sperimentare nuovi metodi per darmi fastidio, probabilmente cercando di farmi reagire con una scenata davanti a tutti così lui potrà dire che sono  una persona disturbata.
Quindi cercavo un modo per non pensare all’ultima sua ingenua trovata di comprarsi una bambina di quattro anni con due arachidi, anche se non mi ha dato fastidio anzi le abbiamo mangiate insieme e divise con una sua amichetta.
Allora, la mattina seguente andando a lavorare, quando mi è venuto alla mente, ho messo su  un cd dei Duran Duran a volume molto alto e ho ripensata a quando Simon in un solo, minuscolo nanosecondo ha spazzato via tutte le mie certezze e convinzioni di fedeltà.

venerdì 8 novembre 2013

come ti permetti  

Brutta zoccola, rovina famiglie e ruba mariti, ma come cazzo ti permetti di chiamare, davanti a me, Tita MIA figlia e di metterle le tue sporche mani addosso? Devi solo ringraziare la tua buona sorte che non sono psicopatica altrimenti, in quella palestra dove hai avuto il coraggio di presentarti insieme al mio ex marito, ti avrei spaccato l'ombrello in testa!
Curati dei tuoi di figli, perché anche a loro avete impedito di avere una vita serena pur di soddisfare i vostri più infimi bisogni.
VERGOGNATI!

domenica 3 novembre 2013

UNA DOMENICA BESTIALE  

Perché mi sento un po' sfigata: domenica sera in casa a fare l'aperitivo nel bicchiere della Pantera Rosa.
Una volta questa era la giornata dell'aperitivo + pizza.

sabato 2 novembre 2013

cambiamenti obbligati  


Da lunedì comincia il mio part-time lavorativo, obbligato. Passerò da  8  a 6 ore lavorative al giorno. Sarò a casa per le 16.00, comunque sempre troppo tardi per andare a  prendere mia figlia alla scuola materna.
Meno ore di lavoro corrisponderanno a una riduzione economica nelle entrate. Quindi per capire se ce la posso fare ho deciso di fare un mese di prova. Io non sono portata al risparmio, se vedevo qualcosa che mi piaceva la compravo, anche se un po’ di paranoie me le facevo lo stesso.  Questo mese invece ho cercato di comportarmi diversamente, di  darmi una regolata e non solo in ambito di vestiario mio o di Iaia, ma anche nella spesa, che è dove sperperavo di più. Infatti  prima andavo a fare la spesa quasi tutti i giorni, non guardavo mai i prezzi, non approfittavo mai delle offerte se il prodotto non era quello che volevo io.  Compravo e poi buttavo perché alla fine Iaia  su 5 giorni due volte cena con il padre e a pranzo è alla materna. Io essendo pigra, se lei non c’è, mi mangio un’insalata e del formaggio con la conseguenza di dover  riempire sacchi e sacchi di umido con cibi andati a male. Non parliamo poi dei surgelati, la carne che congelavo senza segnare la data e che quando tiravo fuori buttavo perché il colore non mi convinceva.  Insomma ero una vera vergogna.
Quindi, questo mese mi sono data una regolata, ho fatto una spesa grossa in 10 giorni, usando tutto quello che avevo già in casa. Non mi sono comprata niente né per me né per Iaia, a parte un giochino al mercato.
Il risultato è che comunque ho avuto così tante spese da aver speso buona parte dello stipendio. Perché c’è sempre qualcosa: l’affitto,  la rata della ctp, che grazie a Dio mi ha concesso di pagarla un po’ per volta, la bolletta della luce del gas, del telefono, i fumi, l’assicurazione il noleggio del pianoforte, le lezioni di piano, la ginnastica artistica di iaia, la musica l’inglese e il teatro della materna,  la spazzatura, l’acqua, la benzina, la retta della materna e chi più ne ha più ne metta!

La verità è che vivendo al risparmio, forse, riesco a mettere da parte 200 euro, peccato però che a me ne tolgano 400.

Sì, però almeno stai con tua figlia, si potrebbe dire. E invece no, perché suo padre è così morbosamente geloso che non vuole e mi ha già detto che i giorni che è con lui a cena andrà a prenderla  lui. Una nuova guerra perché in realtà lei è affidata a me fino alle 18, ma il credersi onniscienti, senza esserlo,  rende oltre che coglioni anche ciechi di fronte alla realtà.