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domenica 20 aprile 2014

BUONA PASQUA  


Dicono spesso che bisogna sforzarsi di cercare il bello anche se la vita non ci sorride, perché qualcosa di bello si  trova sempre.
Nella piccola stanza buia del mio cuore però, faccio fatica a fare mio questo pensiero. Ma  oggi  è Pasqua e anche se Iaia non è con me e nella mia testa continua a tormentarmi  la paura di non riuscire a rivedere mia cugina, io non sono da sola, ho comunque qualcuno con cui trascorrere la giornata.
Per questo il mio pensiero non può che andare alle persone che oggi pensano di non avere niente da festeggiare.

A tutte le persone anziane che sono da sole, perché i parenti pensano di avere qualcosa di più bello da fare.

A tutte le mamme (e i papà)  che non potranno aprire l’uovo di pasqua con i propri figli.

A chi è stato lasciato da poco o da troppo tempo per pensare di dover soffrire ancora.

A chi ha perso un genitore, un figlio, un parente o un amico e adesso pensa che tutte le parole siano inutili.
A chi è in ospedale.

A chi pensa che tutto è perduto e non ha nessuno che, con un abbraccio, possa dagli forza. Quell’abbraccio glielo darei io, perché a me è mancato troppe volte.

A chi deve prendere una decisione difficile e dolorosa e vorrebbe che qualcun altro scegliesse per lui.
A chi è triste e non sa perché, o forse lo sa ma fa lo stesso.

A chi è insoddisfatto e pensa che sia troppo tardi per cambiare il corso della sua vita.
Ai bambini soli e maltrattati.

A chi non ha abbastanza soldi per poter far trascorrere ai propri figli una Pasqua diversa dagli altri giorni.
A chi è malato e non riesce ad accettare che d’ora in poi ogni notte che passerà sarà un giorno in meno di vita e penserà di averlo sprecato.

A tutti i parenti di chi è malato che vorrebbero fermare il tempo che invece sembra aver preso la rincorsa.

A me, a mia cugina, ai miei zii, a mia nonna, a mio cugino
A tutti quelli che soffrono.

venerdì 4 aprile 2014

diamoci un taglio  

Ieri, dopo quasi cinque anni di crescita selvaggia dei capelli di Iaia, siamo state dalla parrucchiera e non per la solita lisciatura, ma per un taglio netto, anzi nettissimo.

Mercoledì sera, durante il rito della buona notte, Iaia mi ha detto che sarebbe voluta andare a tagliare i capelli. Di 4/5 cm, ha detto,  e io le ho creduto. Ho accettato l’idea perché dopo quasi cinque anni di crescita 5 cm non si sarebbero neanche notati e poi a furia di tirarli per pettinarli, le punte si erano molto rovinate. Così la mattina seguente ho detto a mia mamma che dopo l’asilo avrebbe dovuto accompagnarla dalla sua parrucchiera (senza istruzioni sul tipo di taglio, errore mio).
Ero tranquilla quando alle 16 ho varcato la soglia del negozio.  
Alle 16:01 ho avuto un mezzo infarto, quando ho visto lei che era davanti alla parrucchiera con metà testa con i capelli corti, cortissimi secondo i miei canoni.

Adesso mia figlia ha uno splendido caschetto sopra le spalle… un caschetto liscio…
Infatti si è fatta tirare i capelli e forse è stato un bene, perché quello che temo più di tutto è che prima o poi dovrò lavarle i capelli e loro scatteranno come delle molle e lei si renderà conto di quanto davvero saranno corti.

Comunque l' importante è che lei è molto felice del suo nuovo taglio ed è ugualmente bellissima anche senza i suoi ricci.