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lunedì 7 ottobre 2013

scrivo  

Scrivo qui perché non ho voglia di chiamare mia mamma per dirle che non voglio restare da sola questa sera, di venire subito da me, anche se piove. Perché non mi sento di chiamare la mia amica che potrebbe essere a casa da sola con la bambina e se mi sentisse adesso verrebbe da me di corsa. Perché se chiamassi mio papà telefonerebbe a mia mamma e lei non sta bene.
Scrivo per smettere di piangere e farmi passare i brividi, perché magari concentrarmi su qualcosa di diverso mi fa passare questo momento difficilissimo.
Piango perché il peso che porto addosso da tutti questi anni è troppo pesante e io mi scopro così fragile e questo mi fa stare peggio. Perché non capisco cosa c'è di sbagliato in me, dove sbaglio io, perché giorno dopo giorno mi cade tutto addosso e mi vedo portare via tutto quello che avevo. Sono sola, anche questa sera.
E mi sento sempre più incapace.
E piango, questa volta non perché lui mi ha lasciata, ma perché anche il lavoro e i colleghi che sembravano così simpatici mi stanno lasciando.
Ho passato due brutte settimane in cui sul lavoro mi hanno minacciata di licenziamento se non avessi accettato una diminuzione di livello e di stipendio. Oggi siamo arrivati a una proposta di part time, ma solo perché hanno capito che sarei andata da un avvocato e di cause ne hanno già altre in ballo. Quasi tutti i colleghi sono distaccati per opportunismo e paura di fare la mia fine. Il mio titolare è morto e la moglie è in clinica perché si è rotta il femore e adesso le decisioni le prende la nuora.
Io sono stanca perché non riesco a portare mai niente a termine, perché organizzo e poi non ci sto dietro. Perché non ho nessuno con cui sfogarmi, perché mi sento sola...
E mi sento ancora più sola pensando che sto scrivendo su un pc cose troppo intime che non rileggerò perché non mi sento e perché se lo facessi non schiaccerei mai il pulsante pubblica.
Però ho smesso di piangere...

Una volta bastava mettere una cassetta dei Duran Duran per farmi stare meglio, per farmi vedere un futuro roseo davanti. Adesso non so

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3 commenti: to “ scrivo

  • Carmen
    7 ottobre 2013 alle ore 21:03  

    Capisco benissimo come ti senti perchè certi momenti brutti nella vita dobbiamo passarli tutti.
    Cambia solo il modo in cui ci si pone davanti al problema, io ho provato vari modi per affrontarli e il migliore è risultato quello di volermi sempre bene e di smetterla di colpevolizzarmi continuamente.Non è colpa tua se ti cade una tegola in testa passando, ma è colpa tua se continui a piangerci sopra. Uno perchè ti si gonfiano gli occhi, ti si arrossano e ti vengono le occhiaie e la tua faccia prende un brutto aspetto e se per caso ti capita di guardarti nello specchio ti viene voglia di piangere di più e peggiori la situazione.Il mio consiglio è questo, quando ti vengono questi pensieri tristi fatti un bel bagno completo di crema massaggio al corpo, meglio se profumata con quello che più preferisci.Anche un bel pediluvio con massaggio è ottimo, toccando certi punti dei piedi si possono curare tante malattie lo sapevi? Tu toccali tutti per non sbagliare!Educa la tua mente e i tuoi pensieri, cerca di vedere le difficoltà come un'occasione di crescita personale(se ti secca sentire questo ti capisco benissimo , la pensavo come te prima di arrivare a questa conclusione).Una volta (fino a poco tempo fa) mi dicevo perchè ero tanto sfortunata e perchè dovevo sempre avere da fare con idioti totali e anche cattivi che è pure peggio. Adesso li ignoro e basta, fanno il loro dovere semplicemte, che ti chiami maria o Francesca per loro è indifferente, devono prendersela cmq con qualcuno per sentirsi meglio. Mmmm forse mi sto dilungando troppo... chiudo qui e ti abbraccio virtualmente, pensa che per pochi minuti qualcuno ti ha ascoltata, punto.

  • shestoomuch
    8 ottobre 2013 alle ore 23:39  

    Grazie Carmen, credo che nei momenti bui tornerò a rileggere le tue parole, perché anche se leggendole ho pensato di non esserne capace credo che sia una strada migliore di quella che sto percorrendo.
    Hai detto una verità che in questo momento non riesco a fare mia, ma che in qualche modo mi ha aiutata.
    Grazie per avermi ascoltata.

  • Anonimo
    7 novembre 2013 alle ore 19:54  

    Ciao ho scoperto il tuo blog per caso stasera, per fare un po' di "esperienza" perchè anch'io vorrei aprirne uno. La scrittura aiuta, la scrittura ti libera, la scrittura piano piano ti fa vedere le cose diversamente. E' difficile venir fuori completamente da un abbandono importante. Ti capisco perchè l'ho subito anch'io non troppo tempo fa. E' difficile e ogni successivo abbandono ripropone in qualche modo quello precedentemente subito, quello importante, quello che probabilmente non ti aspettavi e che mai avresti pensato di dover vivere. ma la scrittura aiuta e fai bene a farlo. crivi appena puoi e quando puoi, non sentirti sciocca o inadeguata di scivere di te su una fredda tastiera. Non importa che tu rilegga, lo farai quando sarai pronta e se lo vorrai. Ma la scrittura e mette una distanza tra te e il dolore...anche se solo per un momento. Piano piano i momenti si sommeranno e qualcosa in te e attorno a te vedrai che accadrà. almeno per me è stato così. Un abbraccio. Azdra