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giovedì 6 giugno 2013

quattro  

Quattro anni fa mi trovavo, semimorta, in un letto di una stanza di ospedale;  sdraiato alla mia sinistra avevo un esserino minuscolo di appena due chili e mezzo. Un piccolo E.T. che non smetteva mai di piangere.

Questa mattina, dopo esattamente quattro anni, ho sentito quell’essere minuscolo chiamare mamma. Ero io la sua mamma... Sono io la sua mamma. E siccome le voglio un mondo di bene sono entrata nella stanza buia con una torta alle mandorle con sopra quattro candeline accese (brava le hai spente tutte al primo soffio).
Quattro anni fa ero stanca e distrutta dopo un travaglio iniziato due sere prima, ma avevo ben chiaro nella mente come che sarebbe stata la nostra vita.

Oggi, dopo quattro durissimi anni, ho un mal di testa che mi scompone e non ho assolutissimamente idea di quello che ne sarà del mio, del nostro, futuro. Ho mille porte davanti e posso aprirle e richiuderle tutte quante. Posso aprire o chiudere le mie braccia, posso e devo vivere al meglio la mia vita. Anche da mamma single.

Tantissimi auguri mio piccolo fiorellino. Ti voglio infinitamente bene.
Alla nostra!

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