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sabato 11 dicembre 2010

la crostata  


Come da programma, settimana scorsa siamo riuscite a fare sia l'albero di Natale che il presepe. Abbiamo contato solo due perdite: due palline di cui una era tra le mie preferite, però poteva andare peggio. Volevo fare delle foto ma la macchina fotografica ha deciso di mettersi in sciopero. Speriamo che come tutte le cose in questa casa si aggiusti miracolosamente da sola.

Oggi invece ho deciso che mi cimenterò nella preparazione della crostata di albicocche secondo la ricetta della suocera. Domani avrò a pranzo mia sorella con la sua famiglia e saranno le mie cavie.
So che non potrò competere con mia suocera, anche perchè lei ha sesant'anni di esperienza e per me invece è la prima crostata. Spero però di riuscire a fare qualcosa di presentabile e soprattutto che la pasta non esca come quella dei biscotti.

Intanto io aspetto, aspetto e aspetto che lui prenda una decisione. In questi ultimi giorni forse la mia rabbia è un po' diminuita e siamo riusciti a parlare senza litigare. A dire il vero è da parecchio che non litighiamo e per questo io ho paura. Paura di nascondermi di nuovo dalla realtà.

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3 commenti: to “ la crostata

  • ValePi
    13 dicembre 2010 alle ore 19:36  

    wow! la crostata!! e com'è andata??? finalmente la fai e non mi fai sapere com'è andata?
    daaai! non nasconderti, comincia dalla crostata e vedrai che non tornerai indietro e non ti nasconderai... forza!!!! :)

  • Unknown
    14 dicembre 2010 alle ore 14:00  

    Gnammmm! Com'è venuta? Me ne hai lasciata una fetta? NOOO?
    Uff..... a me non pensi mai!!!
    Vabbè, la prossima volta ci tengo, eh?
    Non aver più paura...

  • shestoomuch
    17 dicembre 2010 alle ore 17:55  

    la crostata è venuta abbastanza bene. Forse ho messo troppa marmellata, ma non avevo le dosi e ai bordi era un po' dura però ce la siamo mangiata tutta quindi non doveva essere male.La prossima volta vi penserò...
    mentre la mangio!
    Grazie per l'incoraggiamento, in questi giorni, nonostante i problemi delle feste con i parenti, non i miei ma i suoi, mi sento più forte.