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martedì 15 giugno 2010

Il mio Blog  


Ho scritto questa pagina almeno cinque volte e per cinque volte l’ho cancellata.
Quello che avevo scritto non mi apparteneva, non mi rappresentava. Era come se lo avesse scritto un’ altra persona, ma soprattutto non ero riuscita a raggiungere il mio scopo.
Così ho pensato al perché sto aprendo un blog. Ho pensato a quando, passata a trovare mia mamma, ho aperto il cassetto della mia stanza e mi è capitato tra le mani il mio diario.
In quel momento ero proprio a terra, la persona con cui pensavo di passare il resto della mia vita, mi aveva appena detto che non mi amava più. Avevamo una bimba di appena due mesi. Non mi capacitavo di quello che mi stava accadendo.
Ho trovato il mio diario adolescenziale. Ho pensato a quanto mi era servito nei momenti di profonda crisi. A quando pensavo, a quattordici anni, che avrei preferito non essere nata.
Alle delusioni d’amore, agli amori non corrisposti, alla tristezza di una famiglia divorziata e all’invidia per chi aveva quello che non avevo io.
Poter scrivere tutto questo su un diario, chiamato Love, mi faceva stare un po’ meglio.
Così ho pensato che scrivere tutti i pensieri repressi, la rabbia e soprattutto tanta delusione e stanchezza, forse mi avrebbe almeno fatto capire qual è la strada che devo intraprendere.
Non potendo ricominciare con un diario cartaceo, perché l’esperienza mi ha insegnato che non rimane segreto per molto, ho deciso di sfruttare la tecnologia: apro un blog. Racconto quello che mi succede, quello che penso e che l’interessato non ha interesse ad ascoltare. Mi sfogo, e magari passerà qualcuno che sta attraversando un brutto periodo come me e mi potrò confrontare con lui.
O magari resterò da sola anche qui, ma potrò sempre contare sul mio blog. Almeno lui mi ascolterà.
Cominciamo…

What next?

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