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mercoledì 20 agosto 2014

open your mind  

Spesso mi è capitato di riconoscere nel mio percorso di separazione varie fasi e mi sono chiesta se queste fasi fossero più o meno comuni a tutte le persone che hanno vissuto questa triste esperienza. Ho anche paragonato la mia vita di questi ultimi anni a una caduta in un buco nero di cui non avevo idea di come sarebbe stata la fine.

In questo periodo vivo una fase che definirei "open your mind". Difficile spiegare questa cosa così chiara nella mia mente, è come se fossi un cavallo a cui vengono tolti i paraocchi e finalmente si guarda intorno e si ritrova in un posto che non si immaginava. Vedo la vita per quella che è e non per quella che mi ero costruita intorno.

Avevo costruito un bellissimo castello intorno a me e mi ero portata dentro quello che sarebbe diventato mio marito. Era bellissimo, non c'era dolore perché c'erano braccia forti sempre pronte a stringermi  per difendermi. Non c'era solitudine perché con me c'era questa specie di guerriero sempre al mio fianco. Non c'era noia perché quando il mio guerriero partiva, comparivano parenti e amici con cui distrarmi e che prontamente sparivano quando il guerriero tornava.
Poi gli amici hanno cominciato a non venire più, ma il mio guerriero li aveva immediatamente sostituito con i suoi di amici.
Mi sembrava di avere tutto e di essere la più fortunata del mio regno.

Poi però è successa una cosa inaspettata: il mio guerriero ha deciso di abbandonare il castello, perché durante i suoi viaggi ne aveva trovato uno che gli piaceva di più.

Così mi sono trovata sola dentro questo castello che ormai mi sembrava costruito con finte fondamenta e così ad un certo punto ho cominciato a distruggerlo.

Ecco, in questo momento mi trovo nella fase in cui il mio castello di carte è quasi completamente demolito e io finalmente riesco a rivedere il mondo reale.

Apro la mia mente, comincio ad accettare una vita diversa da quella che mi ero cucita addosso e ad adattarmi a lei. Accetto una realtà fatta di difficoltà, di tradimenti e di dispiaceri da affrontare da sola.

Certe volte mi mancano quelle braccia forti in cui mi rifugiavo chiudendo gli occhi e penso che vorrei trovarne altre che le sostituiscano. Ma non sarebbe giusto per me che devo imparare ad affrontare questo nuovo mondo con le mie forze. E se all'inizio queste forze non saranno sufficienti c'è sempre la mia famiglia, quella vera, che non mi abbandonerà mai.

Sono arrivata alla fine del mio precipizio, ma non è stato così doloroso come il percorso che ho dovuto fare per arrivarci. Adesso vedo una luce che rischiara il buio e mi mostra una via da percorrere per uscire diversa da quella che ho fatto per arrivarci.

Apro la mia mente e trovo il coraggio per intraprendere questo nuovo sentiero anche senza sapere dove mi porterà.

What next?

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5 commenti: to “ open your mind