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lunedì 9 marzo 2015

concentrato di vita  

La maggior parte delle volte in cui entro in questa specie di diario pubblico/segreto lo faccio perché, o sono triste e spero che scrivendo della mia angoscia io possa stare meglio, oppure perché voglio autoconvincermi che le cose possono andare via via meglio.
Oggi è qualcosa di diverso, scriverò senza essere ispirata quindi sarà un post poco logico e molto d'istinto.

Dunque,ieri ho fatto shopping, ma di quelli seri, che non facevo dal 1803. Sono stata tutto il giorno in un outlet e sono tornata a casa con un tubino. Io ho comprato un tubino, non ci posso credere. D'altronde tutti dicono che una donna non può non averne uno nell'armadio.
Poi se miracolosamente mi chiamassero per un colloquio, mica ci posso andare in jeans e maglione.
Il tubino è smanicato per questo ci ho abbinato una giacchetta corallo: mi sentivo Sandy di Grease.

Questa mattina è venuta mia mamma e insieme abbiamo fatto il polpettone con l'uovo sodo dentro. Così io ho imparato a fare il polpettone e questa sera la cena è già pronta.

Pochi giorni fa sono stata al telefono per un'ora con mia cugina, mi ha detto di spargere del sale negli angoli della casa perché ha un'azione disinfettante e questo aiuta. L'ho fatto e, sarà il potere della suggestione, ma la tristezza se ne è andata. Ma tornerà, so che tornerà. Intanto continuo a spargere sale.

Continuo a cercare lavoro anche perché tra pochi giorni comincerò a intaccare la liquidazione: male, molto male. Basta spese incontrollate, devo ancora finire di pagare Disneyland e l'avvocato.

Ho fatto causa alla mia ditta: 10 a 1 che la perdo e che durerà 10 anni, per la teoria della grande sfiga.

Sono andata a Milano perché volevo andare da un parrucchiere bravo. Quando sono uscita a San Babila ho avuto un attimo di smarrimento: ma davvero io ci lavoravo a Milano? Mi sembravo una rimbambita che col navigatore del cellulare cercava di capire dove andare.

In questo momento mi sento come Anna di Frozen quando hanno aperto le porte del castello per l'incoronazione. Il che è tutto dire. Ma so che presto le richiuderò queste porte, e poi le riaprirò e poi le richiuderò e poi le riaprirò...

Mia figlia voleva andare a danza e così l'ho portata a fare una prova dicendole che poi avrei dovuto discuterne con suo padre. Era tutta contenta e voleva fare anche il saggio.
Suo padre ha detto no, lei non andrà a danza. Che stronzo!

Mi si è rotta la stampante proprio quando dovevo preparare dei documenti e non mi si aprono più i file di word proprio quando devo sistemare il cv da mandare a delle ditte che stanno cercando personale.
Poi mi chiedo, ma cosa voglio fare nella vita?
Mia cugina mi ha detto: se non sei soddisfatta di quello che hai fatto e non sei sicura di voler tornare a farlo, sperimenta degli hobbies. Mi ha fatto l'esempio della fotografia, che a me non piace, o meglio non ho mai creduto che bisognasse impegnarsi per fare delle belle foto. Le foto sono foto e devono rappresentare quel momento senza artifizi.

Mi si è rotta anche la ciabatta a cui erano attaccate: la tv, il lettore dvd, il videoregistratore e ci attaccavo il ferro da stiro.

Devo dimagrire e faccio una fatica tremenda per non abbuffarmi come un porco, oggi ho già mangiato due ovetti di cioccolato però ho pranzato con una schiacciatina e uno yogurt. Non ci vedo più dalla fame! Devo tornare al mio peso di prima della gravidanza.

Adesso mi preparo perché, essendo disoccupata, devo andare io ad accompagnare e a riprendere mia figlia all'asilo, devo lavare io le tazze della colazione, pulire casa, preparare da mangiare e fare la spesa. Poi oggi c'è la ginnastica artistica.

Non rileggerò questo post quindi, non ho messo un'acca? Ho sbagliato completamente la punteggiatura? Le frasi sono costruite male? Gli apostrofi non sono un'opinione?

Amen.




What next?

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