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domenica 24 ottobre 2010

qualcosa è cambiato  

Ieri, all’ora di pranzo, mentre eravamo in cucina a preparare da mangiare, lui mi guarda e mi dice:
“Riusciamo a parlare senza litigare?”
Resto immobile, con lo schiacciapatate in una mano e una patata nell’altra. Questa cosa proprio non me l’ aspettavo… Ho passato un anno con la speranza che lui mi chiedesse di parlare di quello che stava succedendo, chiedendomi il perché fossi l’unica a sentire il bisogno di spiegarci, il perché fossi sempre io ad iniziare il discorso con lui che dopo dieci minuti sembrava che dovesse fare qualcosa di irrimandabile e chiudeva la conversazione. Ho sofferto tanto, la maggior parte delle volte da sola, chiusa in un bagno, abbracciandomi a me stessa cercando di autoconsolarmi. Ho pianto così tanto e forte da tremare per lo sfinimento. Ho creduto di non farcela e di dover chiedere aiuto.
Così ieri, in realtà, non avevo voglia di parlare, di rovinarmi la precaria tranquillità che ho raggiunto in questi giorni. Ma per la regola del fatti male per far piacere agli altri, abbiamo parlato.
Mi ha detto che non vuole andare in giudiziale, perché sarebbe solo il male della bambina, che non capisce perché non accetto la sua divisione del tempo con Iaia e mi ha fatto uno schema su 15 giorni per farmi vedere che io la terrei 2 notti in più di lui. Mi ha detto che dovremmo riuscire ad accordarci tra noi perché gli avvocati vanno per le lunghe, praticamente ha fatto un passo indietro. Sarebbe disposto ad accettare le mie condizioni se gli permetto di passare una sera in più con la bimba senza però il pernottamento.
E’ stato calmo e remissivo, ad un certo punto quasi si è messo a piangere… Non abbiamo parlato di colpe, del passato, non abbiamo alzato la voce… quasi quasi mi convinceva…
Questo però è quello che penso dopo una nottata di riflessioni:
non mi freghi mio caro, tu non vuoi la giudiziale, non perché altrimenti tra noi si riduce a schifo (tanto lo è già), tu non la vuoi perché finalmente il tuo avvocato ti ha aperto gli occhi, hai capito che non otterrai mai quello che vuoi. Al contrario potresti avere meno di quello che adesso ti concedo. Hai letto la mia controproposta in cui c’era scritto che se si va davanti ad un giudice ti concederei solo i week-end. Ma soprattutto hai capito che sono pronta anch’io a combattere in una giudiziale, che tu e il tuo avvocato non mi avete spaventato, che non mi ha spaventato neanche la cifra che dovrò spendere per tenermi mia figlia e che per questo mi sono trovata un avvocato con i controc., come piace dire a te.
No, non farò un passo indietro, non ti permetterò di approfittare di me per affondare l’ultimo colpo.
Certo, tutto quello che c’è stato tra noi me lo porterò dietro fino a che non morirò, e fino ad allora avrò un macigno che mi peserà sul cuore, ogni mia decisione dovrà fare i conti con questo. Quindi ancora una volta in qualche modo la spunterai, perché capisco che nonostante sia stata una tua scelta, anche tu stai perdendo molto. Ma non la spunterai sulle mie debolezze.
La bambina la potrai vedere quando vorrai, ma io, quella che ero prima, ingenua, debole e insicura, che potevi rigirare come volevi, non ci sono più, ho lasciato il posto alla nuova me, quella che metterà davanti a tutto la sua bambina con la sua mamma.

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10 commenti: to “ qualcosa è cambiato

  • ValePi
    24 ottobre 2010 alle ore 19:35  

    vedi a non essere coinvolti? altro che nottata di riflessioni, la prima cosa che ho pensato a metà post è che fosse tutta una strategia... non farti fregare... non per vincere una gara o una battaglia, ma per la bimba, per la sua serenità... secondo me non è salutare per lei dormire un po' qua e un po' là: deve sapere qual è la sua casa
    resisti! ti abbraccio!

    (p.s. ma ti rendi conto di che cambiamento in te, da quando hai iniziato a scrivere ad oggi? forzaaaaa)

  • bianca
    26 ottobre 2010 alle ore 12:39  

    Ciao, io ti leggo sempre, ma non lascio traccia, non è un periodo buono nemmeno per me. Ma ti sono vicina e so che ce la farai, ha ragione valepi, sei diventata molto più forte.
    Sai che anche la mia di piccoletta ha sempre sofferto di quella maledetta pronazione dolorosa, non le conto nemmeno più le volte che sian finite al pronvo soccorso.... dicono che intorno ai 6/7 anni tutto si sistema.

  • shestoomuch
    27 ottobre 2010 alle ore 13:46  

    valepi, veramente era così chiaro il suo intento? Io all'inizio non l'avevo capito. Hanno proprio ragione a dirmi che sono troppo ingenua.
    bianca, ho letto che non stai passando un bel periodo, anch'io passo spesso da te. E' brutto da dirsi, ma quando si capisce che non si è sole a soffrire, il male fa un po' meno male.
    Quando sei felice cerchi la felicità negli occhi di tutti, quando soffri, cerchi la sofferenza in chi ti circonda. O almeno spero di non essere io ad essere malata nel farlo...

  • ValePi
    27 ottobre 2010 alle ore 15:04  

    non so tesoro, io sono parecchio ingenua, ma questo tentativo così, da come l'hai raccontato, a me è sembrato subito parecchio interessato...

  • Discorrere
    30 ottobre 2010 alle ore 23:22  

    E' un po' di giorni che non scrivi, ti seguo spesso, tutto bene? Un saluto

  • Anonimo
    31 ottobre 2010 alle ore 11:17  

    cerca di fargli capire che una bambina così piccola non può fare avanti e indietro... che lui deve sacrificarsi non la piccola.
    dovresti insistere con una tua frase di qualche tempo fa: "PER ADESSO non sarà un affidamento congiunto al 50% perché la bimba è troppo piccola. Quando sarà più grande potremo ridiscuterne."
    se riesci a fargli capire che non vuoi strappargli via la bambina (anche se magari in fondo lo vorresti), che lo fai solo x il bene di lei... forse c'è qualche possibilità di non far nascere solo odio dal divorzio.
    mi dispiace moltissimo comunque leggere la tua sofferenza. credo che molti uomini si sposino per conformismo, senza pensarci... e poi al primo figlio si svegliano di botto. troppo comodo così.

    ciao e scusa l'intrusione!
    Giu

  • Anonimo
    31 ottobre 2010 alle ore 11:42  

    ho quasi recuperato tutti i post arretrati e penso dovresti anche fargli capire che una cosa EQUA e' partecipare alle spese della bimba calcolando in percentuale E NON stabilendo che dovete dare la stessa cifra entrambi. mi sa che lui non ha capito questo: "Lui guadagna quasi il triplo del mio stipendio."
    E quindi gli sembra un furto pagarti ad esempio i 500 euro di affitto + spese bimba...
    non capisce che se tu x la bimba usi il (poniamo) 60% del tuo stipendio lui deve fare lo stesso, anche se cio' significa che lui dà 1000 euro e tu 350??? ma che padre è?! forse crede che prendendo in affidamento la bambina avrà meno spese, visto che le donne divorziate vogliono solo dissanguare gli ex... che pena.
    scusa, mi sono fatta prendere la mano!
    Giu

  • shestoomuch
    1 novembre 2010 alle ore 16:11  

    grazie a tutti, mi fa piacere leggere i suggerimente di chi non è coinvolto in questa storia.
    Così se sbaglio in qualcosa potete farmelo notare.
    In realtà in questi giorni non sto molto bene, da ieri ho iniziato a prendere gli antibiotici e spero di stare meglio.
    Non ho voglia di fare niente, neanche scrivere, per questo non ci sono post nuovi...
    Giu, è vero, le donne divorziate sono delle sanguisughe, specialmente per le nuove compagne degli ex mariti. Che schifo... Vorrei vedere fosse capitato a loro..

  • Unknown
    3 novembre 2010 alle ore 15:02  

    Ti penso e confido nella tua guarigione... un abbraccione

  • bianca
    4 novembre 2010 alle ore 09:05  

    Ciao cara, stai un po' meglio?
    Sentirsi meno sole aiuta, almeno un po'...
    però sai cosa? io m'incazzo, di brutto, quando sento certe storie e vorrei che per tutte ci fosse un momento, solo uno, di tranquillità, per noi e i nostri figli.
    Ma l'unica strada è tenere botta, andare avanti, giorno per giorno.