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sabato 2 ottobre 2010

un sabato nel mio villaggio  

E’ sabato pomeriggio, sono le 15:00, le campane stanno suonando a morto: c’è un funerale, qualcuno sta salutando per l’ultima volta un suo caro.

Iaia dorme, suo papà anche. E io?
Io sto preparando il sugo, rigorosamente tutto fatto in casa. Dovrei dormire per recuperare le forze e invece cucino. Ho curato il brodo di carne che lui ha messo sul fuoco, ma poi se ne è dimenticato ed è andato a dormire con la bimba, ho lavato e cotto le verdure per la torta salata che farò questa sera, ho buttato le cose ammuffite dal frigorifero e lavato i cassetti, ho “sterilizzato” il seggiolone dove mangia Iaia. Dovrei fare anche il brodo di verdure, ma l’ho rimandato a domani.

Dopo tutto questo mi sarebbe piaciuto lavare i capelli ma non posso perché puntualmente come ogni anno la caldaia ha deciso di rompersi: non c’è acqua calda. Di sabato, quando l’assistenza è di riposo. Così eccomi qui a scrivere sul mio diario virtuale.
Questa mattina ero piuttosto arrabbiata, un po’ con tutti, con la caldaia, con l’amministratore che lascia il cellulare spento, con il proprietario che per risparmiare sulla caldaia ogni anno ci lascia al freddo e senza acqua calda, con le poste che sembra assumano solo impiegati extra-maleducati, con i soldi che appena li hai in mano, ti distrai un momento e non ci sono più e quindi con lui sempre e comunque.
Poi sono tornata a casa con meno 22 euro di arrosto, frutta e verdura, con un po’ meno di rabbia ma sempre pronta a mordere, così quando lui è tornato a casa con una busta di vestiti della bimba stirati da sua mamma l’ho azzannato. E lui dopo aver provato a rispondermi è stato zitto e ha fatto bene.
Questa convivenza forzata non mi fa bene, la legge dovrebbe essere cambiata. Non si può costringere due persone nella nostra condizione a vivere insieme. Lui non vuole andarsene perché vuole stare con sua figlia e io devo subirmi la sua presenza, che certe volte è insopportabile. Forse anche per lui è lo stesso.

Se penso a tutti i momenti belli che abbiamo passato insieme mi chiedo come sia potuto succedere tutto questo. E mi so dare una sola risposta: era tutto finto, mi divertivo solo io, forse lui accettava una situazione da cui voleva uscire ma non sapeva come. Forse lui voleva solo un figlio e una volta avuto mi ha sbattuto in faccia la verità, forse non mi ha mai amata. Di certo questa è la botta più brutta di tutta la mia vita e spero solo di non riceverne un’altra in questo momento perché non ce la farei.

Una persona ha detto: “Si conosce bene il proprio compagno solo nel momento in cui ci si separa”.
Cavolo se aveva ragione. Si vede tutto con occhi diversi, non foderati di mortadelle d’amore…

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6 commenti: to “ un sabato nel mio villaggio

  • ValePi
    4 ottobre 2010 alle ore 09:40  

    pensa a tua figlia, non ai momenti passati con lui... e fatti forza, perchè la convivenza sarà lunga, purtroppo...
    intanto puoi venire a mangiarti un vassoio di dolci: sei stata nominata qui

  • pollywantsacracker
    5 ottobre 2010 alle ore 15:55  

    ciao, sono qui per la prima volta e...vivo la tua stessa situazione, se non che la SUA presenza sul MIO divano è altalenante, e le mie bimbe non ci capiscono più niente...se non che quando lui non c'è a loro manca ma io sto meglio. un abbraccio.

  • Unknown
    5 ottobre 2010 alle ore 16:50  

    Mi spiace sempre passare da te e leggere l'amarezza che sprigiona dalle tue parole. Speriamo che finisca in fretta questa tua sofferenza. Non te la meriti!
    Un abbraccio sincero

  • shestoomuch
    5 ottobre 2010 alle ore 22:44  

    Valepi, grazie sono passata a vedere velocemente. Appena avrò un po' più di tempo cercherò di capire cosa devo fare, sai non sono molto pratica. Mi sembra di aver capito che devo fare quello che hai fatto tu. Vero?!?
    Pollywantsacracker a dire la verità ero già passata da te, in silenzio però, proprio perchè c'era questa cosa in comune. Adesso sarò meno silenziosa.
    Kriegio non so se non me la merito di sicuro non riesco a capirne il perchè. Grazie di essere sempre presente, tu e Valepi mi rissollevate sempre il morale sia con le vostre risposte che con i vostri blog.

  • ValePi
    6 ottobre 2010 alle ore 07:26  

    de nada... spero che saremo ancora qui tutte insieme quando ti sarai risollevata da questo periodaccio!
    :)