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domenica 11 dicembre 2011

per non pensarci da sola  

E così ci siamo, domani un giudice metterà fine alla mia lunga storia d’amore, alla famiglia di Iaia, al sogno di poter dare a mia figlia la serenità familiare che a me è mancata.
Domani alle 11:30 ci sarà l’udienza per la separazione consensuale.
Ma poi a pensarci non sono mica convinta che sarà così semplice. Perché è vero che un accordo lo abbiamo firmato, ma era troppo approssimativo. Ci sono una marea di cose su cui non ci troviamo, tipo i giorni della settimana in cui potrà tenerla. So già che domani litigheremo davanti al giudice, e che alla fine ci butterà fuori rimandandoci ad una giudiziale.

Ma adesso voglio pensare a cose futili, tipo cosa mi metto per andare in tribunale? Perché non credo di poter andare in jeans e maglione. Forse è per questo che il mio avvocato mi ha chiesto di passare da lei un’ora prima.
Di sicuro non potrò essere molto elegante, perché non è da me, non ci riuscirei, ma non posso neanche andare in tuta (che anche questo non è da me). Pensavo ad un paio di pantaloni grigi, modello largo ( avranno quasi dieci anni) e sopra non ho idea di cosa abbinare.
Ho una sola camicia, ma è glitterata, quindi poco adatta all’occasione. Una giacca non se ne parla, troppo elegante e troppo vecchie quelle che ho ( quella color salmone sembra fatta con una tovaglia di velluto, e quella bianca? Forse non è mai andata di moda).
Mi sa che domani mattina proverò di tutto e poi manderò tutti a quel paese e mi metterò i jeans!

Intanto in questi giorni di ponte ho cercato di creare un’atmosfera natalizia. Ho pensato, Iaia ha due anni e mezzo, finalmente avrò qualcuno che mi aiuterà a fare l’albero.
Invece mi sono trovata a farlo da sola anche questa volta. Ha preso da suo padre pure questo! L’unica cosa che ha voluto fare è stato attaccare gli adesivi sul vetro, con il risultato di metterli tutti storti.
Farei delle foto, ma la macchina fotografica è morta. Speriamo in Babbo Natale!
Ieri ho fatto anche il presepe che è stato prontamente distrutto al ritorno di Iaia (Giuseppe non è ancora stato ritrovato).

Poi questa notte sarà l’ultimo giorno di lavoro di mia mamma. Finalmente va in pensione! Sono contenta, ma la cosa mi preoccupa molto. Troppe persone sono morte poco dopo essere andate in pensione. Vedi mio suocero. Poi nella nostra famiglia c’è una maledizione: dal 1972 (ma probabilmente andando a scavare, anche da prima) ogni 10 anni muore qualcuno. Tra poco meno di un mese sarà il 2012 e mia mamma negli ultimi mesi ha fatto l’abbonamento al pronto soccorso. L’ultima volta ci siamo state fino alle sei del mattino.
Io non sono superstiziosa, non credo nelle maledizioni, ma come faccio a essere serena visto il periodo di cacca di questi ultimi anni?

Tra gli altri malesseri, ci sono:
il pc mi sta abbandonando, ci impiega 15 minuti solo per accendersi
dal primo gennaio tornerò a lavorare 8 ore ( almeno tu un lavoro fisso ce l’hai)
come passeremo queste vacanze? E soprattutto, ci arriveremo?
ma quando cavolo mi accrediteranno lo stipendio che devo ancora fare tutti i regali?
Il Presidente della mia ditta domani sarà guarito? E se si, avrò ancora un lavoro?
Siamo stati senza riscaldamento e acqua calda per una settimana. Sono venuti in tutto quattro tecnici, l’ultimo era un ragazzo (una volta!) che mi piaceva da morire quando avevo 14 anni. Lui ne aveva 19 quindi ero troppo piccola per lui. Ma era anche troppo bello, alto con gli occhi azzurri alla Simon e un ciuffo biondo… già, un ciuffo biondo che adesso non c’è più! Comunque resta sempre carino e io l’ho accolto in pigiama!
Non ti svegliare Iaia, almeno non fino a che avrò finito questo post!

What next?

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