Search this blog


Home About Contact
sabato 27 giugno 2015

sei anni  

Che quest'anno non sarebbe stato facile organizzare il suo compleanno avrei dovuto capirlo quando ho dovuto disdire il viaggio a Disneyland Paris.
Poi è arrivato suo padre che a due settimane dalla festa mi dice che non è d'accordo a festeggiarlo il 21, perché i suoi figli acquisiti non ci sono e " i suoi fratelli devono esserci"(fratelli sto cavolo dico io).
Quindi dal suo piedistallo comincia a dare ordini: la festa si farà nel suo week end, il 14, nel suo giardino e io devo organizzare tutto, inviti conferme e quant'altro. Mica ha tempo lui. Mica sono la tua segretaria gli ho risposto io.
Poi ci penso e capisco. Suo giardino uguale nanetta (soprannome dato dalla ex amante ora compagna).
"tu te lo scordi che mi costringi a stare nello stesso posto con quella nanetta sfasciafamiglie".
Però trovo una soluzione e organizzo lo stesso tutto in due giorni. Trovo una sala, faccio gli inviti e li metto negli armadietti di tutti i bambini.
Poi però avviene quello che mi aspettavo: con un preavviso di così poco tempo mi danno conferma solo quattro bambini e le mie nipoti, le vere cugine di mia figlia, non potranno esserci. Disdico la festa e avviso le mamme.
Da qui inizia l'inferno, mail di accuse liti furiose davanti alla mediatrice, tutto il passato che ci ributtiamo addosso, di nuovo.

Il 21 no
a casa tua te lo scordi
io quella se la vedo faccio una strage
è la sua nuova famiglia
le sue cugine lo sono di più
è colpa tua
no è colpa tua

E in tutto questo sono state messe in mezzo anche alcune mamme. Insomma una cosa disgustosa, squallida, da sceneggiata napoletana come ha detto la mediatrice ( che dopo questo si è arresa e ci ha detto di proseguire individualmente).
Alla fine siamo comunque arrivati ad un accordo: la festa si farà il 21 (e meno male che non avevo disdetto la prenotazione), ma alle 18:00, quando torneranno i figli della nanetta.

Con questo alt che mi aveva dato, di far cominciare la festa così tardi, si poneva il problema che forse era il caso di fare un apericena e lui ha detto sì.
Organizzo tutto, inviti, mangiare, animazione e torta e poi gli dico il prezzo.
E ricominciano i problemi.

Non ti ho detto di fare una specie di cena
sì invece, forse ho ancora il messaggio
era solo per i bambini
così fai durare la festa neanche due ore
non sono d'accordo
e io non voglio la nanetta
non puoi pretenderlo
se la porti noi andiamo via
questa è l'ultima volta
col cavolo

Alla fine faccio di testa mia e decido che se lui non è d'accordo pagherò tutto io, mia figlia si merita una bella festa e non una cosa a metà.
E così siamo arrivati al fatidico giorno. La festa è iniziata alle 18, come voleva lui. Ci sono i figli acquisiti, non ci sono le mie nipoti (ma io ci passo sopra, mica sono come lui), ma soprattutto non c'è la nanetta.
Sembrava andasse tutto bene, quando è successa una cosa che ha innescato la bomba.
Mia figlia terrorizzata è venuta da me, con le mani a pugno, e mi ha chiesto di toglierle lo smalto perché aveva paura di essere sgridata dal padre. Ovviamente nessuno aveva il solvente per toglierlo, così ho cercato di tranquillizzarla dicendole che non l'avrebbe sgridata e che se voleva andavo a dirglielo io. Lei mi ha detto di sì e si è calmata.
E qui comincia la tragedia, lui si è alterato, ha detto che aveva già visto e che lui non la sgrida per queste cose e si è diretto verso di lei. Io già mi vedevo lei spaventata che non sapeva cosa rispondere, perché è innegabile che lui le metta soggezione, e ho osato dirgli di lasciarla stare.
Così ho fatto esplodere la bomba. Ha alzato la voce e mi ha letteralmente mandato affanculo. E, incredula, ho fatto altrettanto.

Quindi direi che abbiamo toccato il fondo, che qualsiasi tentativo di riconciliazione per il bene di nostra figlia se ne è andato affanculo insieme a noi.
Io ho deposto le armi perché il mio nemico si è autodistrutto. Non esiste più. E l'unica sconfitta è mia figlia.
Da adesso in poi faremo tutto separato, non ci sarà più una famiglia fatta da sua madre e suo padre che fanno le cose insieme per lei. Ci sarà lei con lui e lei con me.

E forse non sarà un male così grande, perché finalmente io l'ho lasciato andare.





What next?

You can also bookmark this post using your favorite bookmarking service:

Related Posts by Categories



0 commenti: to “ sei anni