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venerdì 2 luglio 2010

“Tutte le famiglie felici sono simili fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo”. Lev Tolstoj, “Anna Karenina”  


Adesso che il mio piccolo tesoro dorme sento il bisogno di sfogare il nervoso che da questa mattina sto cercando di reprimere.
Oggi è venerdì e come al solito mi aspetta un week-end in cui tu cercherai di portarmi via mia figlia, cercherai di farmi innervosire e riuscirai a farmi litigare.
E come al solito non te ne fregherà niente di sapere come sto e a cosa penso.
Allora lo scrivo qui, dove non potrai mai leggerlo e quindi potrò sfogarmi senza interruzioni e filtri.
Ti odio e ti odierò per sempre per quello che hai fatto a me, ma più di tutto per quello che dovrà passare la mia bimba. Ti odierò quando vedrò la tristezza nei suoi occhi, quando si chiederà perché le sue amiche hanno una bella famiglia unita e lei no. Quando festeggerà i compleanni delle sue amichette con entrambi i genitori e sarà triste perché lei non potrà mai farlo. Quando mi accorgerò che si sentirà in imbarazzo a dire che i suoi genitori sono divorziati. Quando al ritorno da una gita non saremo insieme ad aspettarla.
Per queste e per tante altre cose non sarò in grado di smettere di provare rancore nei tuoi confronti.
E mi dispiace di non essere una di quelle persone che, accecate dalla rabbia, usano tutti i mezzi per fare dei dispetti.
Tu sei fortunato, non userò la bambina per farti del male, pur sapendo che è l’unica cosa con cui potrei colpirti veramente. Lei non saprà mai quanto ti odio e soprattutto non farò niente per impedire che costruiate un solido rapporto tra padre e figlia. Lei non ha colpe e non se lo merita.
Questo però non vorrà dire che per l’ennesima volta tu avrai quello che vuoi. Non ti concederò mai l’affidamento al 50%. Sarà già difficile fare a meno di lei per due giorni a settimana. Non ti permetterò di più.
Per questo mi piacerebbe tanto dirti che finalmente lunedì andrò dall’avvocato.
Grazie per averci rovinato la vita. Per che cosa poi?

Spero davvero di riuscire, un giorno, a scrivere un post più sereno e frivolo.

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