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mercoledì 2 febbraio 2011

discutendo del presidente  

In ufficio, invece di lavorare:

A: comunque noi non potremmo mai… Hai visto come sono belle?
B: ne ho vista una, si è bella.
C: le ha dato 5000 euro…
B: no, ma come si fa a vendersi per 5000 euro, ci si svaluta e si rovina il mercato!
A: ma non sono mica pochi 5000 euro. Per andarci a letto una volta sola…
B: no scusa, ma come minimo avrei chiesto i soldi per comprarmi una casa.
A: io per 100.000 euro ci sarei andata.
C: no, che schifo, io non ci andrei per niente al mondo. Poi ti porti dentro questo peso per tutta la vita.
B: però se mi dicessero che mi danno 5000 euro al mese e che quindi non dovrei più lavorare, forse lo farei…
C no, no, no…
A: ma si, tanto è una botta e via.
B: e poi mica vai con il primo che capita, lui ha il fascino del potere, è un simpaticone, divertente e poi sembra una persona pulita…
C: no... che schifo…

Fino a quasi due anni fa, C avrei potuto essere benissimo io. Oggi invece sono A o B e il mio pensiero su quello che ha detto C è stato: parla con l’ingenuità dei suoi vent’ anni, innamorata del suo primo ragazzo e con la convinzione che l’amore sia eterno e bellissimo, che non c’è niente al mondo che possa corrompere la sua integrità morale.
A è me alla sua età.
Io ero così e lo sono stata fino a poco tempo fa. Poi la vita (ma direi piuttosto lui) mi ha fatto perdere l’ingenuità, la certezza di certe mie convinzioni e la serenità.
Mi sono trasformata in una persona cinica che non professa più la fedeltà assoluta, non solo fisica ma anche mentale.

Poi però mi sono chiesta: ma non è che sono sempre stata così e che il mio vero carattere era nascosto sotto un rapporto che doveva essere perfetto agli occhi della gente? Non è che ho finto anche a me stessa per tutti questi anni di essere una persona che non sono?

Mi sento sempre più confusa…


Per dovere di cronaca il discorso era basato molto sull’ironia.

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4 commenti: to “ discutendo del presidente

  • ValePi
    2 febbraio 2011 alle ore 21:19  

    mi auguro che ci fosse tanta, ma tanta ironia... non ho più l'ingenuità dei vent'anni, ma sentire queste storie e pensare che potrebbero essere vere mi fa solo un enorme schifo e non mi fa dormire per la paura che mia figlia possa crescere con valori che la portino a fare scelte di quel genere...

  • Anonimo
    3 febbraio 2011 alle ore 15:21  

    io invece ero più portata alle maialate con (quasi)chiunque solo prima di conoscere un uomo che amavo veramente. mi è sembrato che il sesso con attrazione vera/innamoramento fossero le uniche cose per cui valesse la pena accettare un uomo nel mio letto. sarà che sono pigra!!

    cmq penso che darsi per soldi in un'italia così sessista aumenti l'idea già radicatissima della donna oggetto, della donna funzionale all'uomo, o della donna spillatrice di "soldi dell'uomo". a furia di paragonare per scherzo le cene pagate al pagamento di una prestazione, molti hanno dimenticato che offrire era un piacere e un segno di generosità, non il prezzario per avere il dopocena...

    la "professione" fa ancora troppi danni per meritare il mio rispetto...

  • shestoomuch
    4 febbraio 2011 alle ore 13:27  

    valepi io credo che al 90% siano i genitori a insegnare i giusti valori ai propri figli. Giusti per i genitori... Non so se è vero, ma ho letto che la madre di una di queste ragazze non era per niente scandalizzata per quello che aveva fatto la figlia.
    E' logico che io non insegnerò mai a mia figlia che "vendersi" per tanti soldi è normale. Le voglio bene e cercherò di insegnarle che bisogna impegniarsi in modo diverso da quello per ottenere ciò che si vuole.
    A me dispiace che queste ragazze abbiano perso il senso della morale e soprattutto mi spiace che la direzione che ha preso questo mondo è proprio quella.
    Anonimo, non saprei cosa dire. Forse che la professione non potrà mai essere una professione

  • ValePi
    4 febbraio 2011 alle ore 13:53  

    la mia paura più forte è proprio quella di non riuscire a trasmetterle quelli che secondo noi sono i giusti valori... a volte il gruppo, la società, gli amici sono tanto più forti...
    speriamo bene per le nostre pupe :)