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venerdì 23 gennaio 2015

pensa che ti ripensa  











Penso quando mi sveglio alle quattro di notte, penso quando guido (forse un giorno farò anche un incidente per questo), penso quando sono così furiosa da mettermi a fare una torta di mele illudendomi che possa calmarmi, penso quando esco di corsa da casa alle sette di sera perché anche il miagolio del gatto mi è insopportabile.
Penso, penso spesso, forse penso troppo.

E infatti ieri pensavo e cercavo di risalire a  quando è iniziato tutto questo, a quando la mia vita ha imboccato la strada sbagliata ed è cominciato a essere tutto negativo, o sfigato o buio o incredibilmente difficile e in salita.
C’erano poche cose che ancora non erano state intaccate dalla negatività e avevo una paura folle che anche queste non sarebbero durate. Una di queste era il lavoro.
Il lavoro è importante, e averne uno fisso ti rende la vita un po’ più tranquilla. Io avevo un lavoro, e lo amavo anche. Mi piaceva così tanto da pensare che forse avevo trovato la mia strada. Fino a quando… già, fino a quando?
Quando anche quello ha iniziato ad andare male.
Negli ultimi due anni sono successe cose poco carine che mi hanno convinta a cercare un altro posto di lavoro. Ma io sono lenta, troppo lenta e le tenebre sono veloci, molto veloci e mi hanno raggiunta di nuovo. Mi hanno travolta e in sostanza da ieri, forse, non ho più un lavoro.
Scrivo forse perché la settimana scorsa mi è stato detto: o accetti questa proposta o noi ti licenziamo. E io giuro che quella “proposta” non ho potuto accettarla, voleva dire tornare indietro di dodici anni e ricominciare da capo. Era come dire: è vero non valgo niente e mi è stato dato qualcosa che non meritavo.
E io voglio urlarlo, perché sono stufa di non essere in grado di vedere i miei meriti. Sono stufa di essere sottovalutata e sono stufa che le persone si approfittano dei miei momenti difficili per pestarmi con più facilità tanto da farmi dubitare di me.
Sono stufa, stufa, stufa e adesso sono anche senza un lavoro, anche se la lettera di licenziamento non mi è ancora stata data.

E così pensavo: ma quando è cominciato ad andare tutto così storto? Quando?
Non sarà mica da quando quel bastardo ha deciso di rovinare la mia vita e quella di nostra figlia per andare con la sua stramaledetta amante?

What next?

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